Volontà - anno IV - n.8 - 15 febbraio 1950

<.:he,e i5imili '? Spf'!iF-O non !.Ono l>as– i-i motivi, puion vivifìt·ati di am()rc per il popolo. Ma ;;on sempre mo• tivi di illibcrtù, ~or,i;ono in grult' che Jiensa. anche se 11011 lo sa: dH; cosa potl'cbbero mai fare gli ahri, $e noi illmninati non preudtssimo iu pugno Je redini delle loro vite?). Occorre un lavoro deciso organico costante di preparazione rivoluzio– naria, ecl entro il suo quadro ~li a– narchici debbono assumere un at– teggiamento t·he dia loro una fun– zione cnrattrristicu - senza di che verrebbero sommersi. E questo lavoro, per noi. non può ci;sere cht! fuori idi oi:,:ui 'possibile attività che si Ticolleghi agli Stati cd alle loro lotlc: noi rifiutiamo <li i,eegliere tra Mosca r Washington. E deve evitare ogni altrui strada di 1(rin\io»: )asciamo ai socialdcmocra– cratici pensare che (1di rivoluzione f'Ì pnrlerli appena ridivcuti 11ossibi– lt•)>: Oggi, ogni giornata nostra di oggi • .uoi pensiamo agiamo in ter– mini di rivoluzione. E biso,e;na cht• ogni nostra infziativa, pur restando concreta aderente ai fatti ed alla ~entr- altuali. si separi dalle inizia– tive 1iformistiche Ji chi s'illuJe che entro il quadro sociale presente i problemi in allo possano trovare sol11:dQ11e. Diffidlf'. Ma non impossibile. sol dte l'-i voµ:lia, e ehc 6Ì pensi chiara– mente op1i passo sm·<·('ssivo del no– stro operani. L'orit•ofam('nto è limpido. Le con– dizioni ohwttivc del JlOpolo italia110 SOJIQ rivoluzionarie. in ,,otenza. so– no reazionarie in atto. Pcrchl· di– \'entino invece rivoluzionarie in at– to, OC<'urre cl1e si distru,!!;.e;ano i vele- ui che i:;~nerano e Jll'J"!)t'IUano l"iuer– ziu del corpo socinlt• ,·iuè che sj de1eru1ini un minimo di individui aggruppali lihcri clii lnli \·ekni. un minimo suflicieutc ad a\,iar lu rot– tura dell'atmosfera ~laii;nant(· in cui viviamo. Quautì veleni, quanto ila fare. I veleni intelletttrnli <li·i sistemi cl'irler catechi,;tkhc. rno11~a/!~Ì di g:eut>rnlitù orgogliose clw preten– dono <lis::.uadere <1all'umilf" e co– slrnllivo pen1-are drlla reallù < 1 Uoti– cliana. Vele-ni economici ciel lavoro L·orporativizzato e devirilizzato. del dirie,ismo burocrntico. dell'autarchia tutt~ra attiva •·ome idra f' come fat– to. Veleni politici dei falsi 1,ro,:i:ram– mi, dellr illusioni clcltorali, del rcn– lif-mO tla strapazzo che corrompe an– d1e i giovani, della corrnzionP ma– teriale- cli t'ui son permeati tulli i mPt·cmd!'mi d'autorità. Veleui reli• g:io.,i, d,.. f risorp;ere di form() super– stiziosr. V(•leni cstclici. Veleni <l'o– gni i;1Jecit- cl1C' remlnno n~µ:ativa la . fomitdiu. ncµ:ativa la scuola. ncµ;a– liva b .fabbrica. negativo il Siudn– l'alo ncµ:alivo il CnmwJe. E, cond•·n– i:,atc, di tutli, i veleni mornli, <lei rnacchiavdlismo imper.antc. delld impcrnnte frdc nelle ideoloi:(if-' e nei t'81li, Che fare dunque? Altri <•neorn SUJ!J!t·rimenti µ;e1wri(·i son inutili. Giù troppt> volte s'è det• to: questo, quest'altro sarebbe pos– sihile. Hisoµ:na ovvi amen te che c·imwu– no Vf'da ndla sua comunità. sul r-uo po"IO di lavoro. dappertutto at– torno I? ~è nell'attività quotidiana e nelle relazioni tli cui è intessuta. !'Ome insnirF-i nel senso della pre1\a– raziont' rivoluzionaria. Ovvio che 459

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