Volontà - anno IV - n.7 - 15 gennaio 1950
glia la $C·uob l'officina la fattoria. t'– lementi bnsici (lella ,'it.t sociale de– formati d11ll1• oonsuetuclini della SO• cietà "in disfocimento, si sfanno) co– minciano ;i perire l)er rinasttre. Cosi. ·infinC', in tutte le rh·oluzioni storiche. al periodo dell:1 prepara· zione ed :ti f)Criodo della \'igilia ri• , oluzionarie, segue il periodo della distruzione tot:1le della sociel:L Tut– to de,·e sn111ire ciò che è società, re– _,.iduo di socie1i'1, nel momento in cui la rivoluzione esplode. Si giunge ad una « tabula rnsa >1. purlendo dalla <1uale soltauto è r>ossibile avviare In ricostruzione sociale. comincittre a creare in libertà un <,rdine 0110,·o aperto all",1, ,enire. RiOessioni sul processo. lnsegnumcnti, non <lerivati per , i:- logica du riflessioni sa1>ic11ti. ma ritrovali nel ,·ivo dcll"csperienza sto– rica. che pone da sè limiti ad ogni pii, abile ragionare. l) Oo\'c non si è realizzala la tomie dissoluzione della società - il nich:ilisiuo <li fo110 d'111rn!Ociet.ìt che perde coesione e si s1>czz.ain fram– menti disai;ticolatì prima di esplode– re e di disgregarsi (lel tulio. lascian– do gli imli,•idui atomizzati, liberi cutro la necessiti, di ricreare in altri modi le loro associazioni - E, non ,•·è stato in veritì1 ri\'oluztOnc. S'è 1.reparato ed alluato qualche muta– mento tra gli allori di scena 11clgran dramma del Potere, magari molti ex sen,i si son -insediati nuo\ i ,,adroni cd hanuo forzato cx padroni in 1>0· sizioni scn•ili, ma 1)11rnel fotto di quegli spost:1111enti è rinrnsla immu- tata la soslanza J)rofonda dell.c disu– guaglianze sociali. Non v'C stata nC vera a1>ertura sociale! nè vera novi– tà. Tutto infine ha ripreso a macina– re come 1nima, le agitazioni J)OpO· la.ri si sono inalveate secondo la cou– \'enienza dei nuovi (>adroni, la 11aee grigia della illihertà C tornata a ri– badire gente stanca di combauere o sui suoi troni o sotto i suoi gioghi. 2) Do,·e una ri\'oluzione è Et-iunla n realizzarsi da\'\'Cro fino :tlln distru– zione tot.aie della societìt io .itto, il processo è stato ass..'li lungo, cd è passato attraverso una 1>rima neces– saria fase di « preparll:ione rivol11- :io,u1ria » che s'è S\•oha in (.-Ondizio– ni di fallo ncgaLivc rispetto al fine cui tendeva, l':-a gente pacifica, con– teula della pro1nia sedia o della 1>ro– pria cuccia 9 tenuta a bada dalla fru– sta del !)adrone, in una società a1)– parentemente tt\ ,,iata a seguitare al– l"infinito per la sua ,·ia. caratteriz– znta dal 1>olere certo dello Stato e dalla ubbidienza certa de1;li indivi– dui nei lor \'ari aggrup1)ame111i so– ciali. La pre11arazione ri\ oluzionaria co- 111incia in ambiente di <( reazione:., di Stnto-1n1d1"011e-deJlasocie!:,. t da quella condizione iniziale che la ri– ,,oluzione matura. J\la non 1,crchè i ri,·olu;,;ionari la organizzino. Anzi, 1>('rcl1èi meccanismi sociali in allo si mostrano insufficienti ad assicura• re 1>erlutti il minimo cibo il' minimo (li i<lee scuzn cui non è possibile vi– ta d'uomini ~tsso,·i:iti. ] 1ndroni non riescono pili a for funzionare la mac• china S?ciale:· o 1,erchè è maturata la loro decadenza. o perchè si so11 s,•i– lu1>p:ati1>rocessisociali imprC\ 1 is1i che essi non riescono a <'OlllJ>rt•mlerccd 389
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