Volontà - anno IV - n.6 - 15 dicembre 1949
c-onla'li di malallic ,,ennee, per;:;i:;te– ranno le neurosi individuali e di ~ruppi di cui è <'hiara l'origine nelle repn•s~ioni sessuali. Anzitullo occ·orre, ~1ump1e, queJlo <'lw noj ripetiamo continuamente: il rora~~.iu della lihertà, tradotto in una [tK1wa educazione sessuale. Non leg– µ.i -or1·01To110, -ma esemJ)i che rompa– no l'ipocrisia <lnminante. Coraggio 1li i•hiamarc le c·ose cun il loro nome e ln1 l"r1ltro di 1·ltiamarf' sudicio ciò d1P f" suàicio. e per conlro illumina– rP h f11uzio1w f'SSenziale ,li una s.a– na f' !oOdisfa.1111 8f>S..~nalitil )Cr lo svi– lup1,o annonico dei gio\·ani. uomini e ,loune. Cora~p:io di consigliare ai giovani ed allr ragazze: tlivertitevi JHll'f' tra ili ,voi c1uando ve nt> \ iene la \Ogliu. ma allt>nti a 11011 fare fi~li finehi· non sorgP l'idea della fami– glia du fondare. E cora1,t;1,.tio - per tornar<· all'ar~omenlo della 1•rostitu– zHl1w - <li vcdcrt> questo fatto ed i prohlf"mi con11PSSi\·i_ 1·011 occhio rea– lL-1i1·0, ma 1·011 oc-rhio lt' um:1nu )l non ~iù rnu.-,·liilr, Comhaltere lu 1,rosti• t11zio11c non ~ matnia di 1,rt>dirhe: hi!'Ol,!,lla atfat•(·arnt- h· <·ausc, eon falli. f:"f' una 1nostituzi,one t·lie appa– rt:'.nlf'ntt'Ulc non ha nessuna p;iustifi– c·.:1zivnt": quella ,lt>lla donna ehe ,;i , PJH)t" m•rasioualmcnte per avt·re i mezzi di una vit-a più agiala o qual- 1·he lu"so rhc il marito non potrebbe pag:arlt>. Qucstu prostituzione fem– ·miuilt' si as;;imila ,1gli infìnìti altri ,·asi di prostituzione di uomini e 1101111(' d1e appaion,o nella nostra as• snrda , ita sot·iaJe: l'oJ>eraio che pren– de- la lPssera di c1oesto o c1uel parti– to. , iolando la sua <:oscienza. 1>erfa– c.•ilit:m,i il rmrn~iare e il dar da man• 364 ~dare alla sua famigJia; il contadino d1e va in chiesa o 1va a votare una dara lista nelJe elezioni perchè così sa di riust·ire gradito al suo padro– ne; la povera madre che mendica un aiuto JWr i !luoi figli, magari facendo a11d1'essa \iolenza ai prop:r-i senti– menti ed alle proprie idee; il gior• nalista che fH il t< pezzo )> su misura per ac·contentare anch'egli il suo pa– Jrone. a11t·he se pensa l'opposto di c·iò che s◄-rive; e così \ ia. La nostra SO<'ietà è lutla una scuola di llrosti– tuzione: C'rli maestri maggiori è la· gente (f altoloc·ata )) c•hc si prt>nde la respousahilità di dirigere la vita po• lilic-a r :,odale del paese~ e c·he f' st-mpt·P pronta a rinunciare ai suoi principi o a c·amhiarP stralla pur di ,·onquistarsi o di mantenersi un seg– gio JHtrla1nent:1re o una feluca mini– ~terialr. (Jut>sti ,ari ieneri di 1>rosti– luzione sono a;:sai più vergognosi e ripugnanti, socialmente considerati, ilt>lla donnu rhe per sussistere usa il 1t110 corpo, ,•ome strumento di piace• n· per mtm·hi ignoti in foia~ come 1111 lavoro, 1•0111e un mestiere. .Ma c·iò non l,oglie che questa pro- 1-tituzione eia la J)iù dolorosa, sia la ver~o~na nutggiore tldla nostra so– <'ietà. e di noi tutti che costituiamo quesb. sudetà, e che in genere non wendiamo ili fronte alla prosLitu– zione. mn ,·hiara attitudinf'. ~on la 11rcndono gli uomiui che sono iu-On– trari alla pt·ostituzione u mentre l"a– limentanu servendosene; non le Jon– ne t:he in genere dimostrano \ erso la 1,rostih1zione o un'indifferenza che sarehbe inC'onct"pibile se non foss.- in 11.Uo,od il supren10 disprezz,o delle così dette signore per bene che si prostituÌ~t'ono in morlo « elegante ».
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