Volontà - anno IV - n.6 - 15 dicembre 1949

pura e .::CJUJ)iiceerudizione, così in– lt!ressanti, esse pure. sotto altri pnn· li di .vista - che possa nc.n nderc a proposito e non essere <li profitto in circostanze determinale o per qual– ,·he jmportante problema in discus– sione. Esse :;i leggono tutte ron pia– ◄·••rc, e di più con grande t•onCorlo morale per chi soffre e ha bisogno eli ritemprare e di purifware l'ani– mn av\·clcnata dallo spettacolo di I.ante hrutlure e ferocie, e angosciata ,Jal <iolore unl\'ersa]e che 10i1mcc·iadi &onmlcrgere la slalll'a umanità. Si riaccende allora la speranza rh~ sta per spegnersi. la fi<luf'ia nei,tli uomi– ni 1•he (•omincia a mancare ... $i leggono anche, ◄·on 1,rofitto e 1,iaecrf" le lcllere di erudizione e di in11(•1,t11amento 1 perch(: l'autore non f' mai il rlotto in ralledra, lontano tla dii lo aQcolta, ma ramico, il fra– lcllo, l'eguale che parla al suo si• mile e ehe parlc1 con af{ello e di– i,tnitil insieme. (·he 11011 :ii i,mentis('O• no mai, neppure nei ,·asi pii1 ri,cnosi e dolorosi. Le lf"ltt·re al padre f" alla madrf', al fratello e alla sorella, ai 1>arenti. agli intimi, spirano una dokezza in– dit·ihile. Le lettere ai c0t11pa~11i di itlee, e quelle che 1,arlan Ji es~i, so– no ,li una cordialità 11iì1 ••he frater– na, piene di una solidarietì1 •·he vie– nr dal pii, ,profondo del i-uore. Al contrario, quale fiernzza 11isdcgnosa tiuando si rivolge .agli av,f'rsui o ai nnniC'i, ciuando li ,·ede atlat'('ttl°e jugimtamente la sua anarchia o i suoi amici anarchici! Quali ironia gli 11uggerisce ogni , ano sforzo dei potenti per ,arrestare il 1,rogre1>so al– J'i,lea che rgli constata mano a ma• uo con cntus.iasmu! E con 11uale slan– cio (tt1Cslo entusi~smo 1 si r1vcla in lui, 11,er1,ctuamente giovane! 342 l'\on sapremmo dire {juale, dei tre ,·olurni della Correspomlance, è il piì1 interessante. ~el primo vihra di più ramore per la scienza, in mezzo alla tenerezza delle affezioni familiari; ma per noi anarc-hici, è più impor– tante la seconda parle del .•econdo volume e il terro, nel quale si sente l'eco della Comune di Parigi, del– l'Tnlernazionale, dei primo moti col t( Rèvolté ,1 e col JtrON~sso di Lyon, <lrl periodo tcnorista drll'anarchi– smo dal 1892 el 189.J, e('C. Le sue lettere di \ iag~io sono 11icne di vi– \aC'ità. di ,·ognizioni. fii OF-.'-Crrnzioni storid1e, moruli cd ('Sletirhe. l'\ote– \Oli sono quelle sulle Lcllez.ze natu– rali di qualf'he regione dcli' America flel Sud; cd ahre 1·011 le :;uc impres– ,;.ioni 1>0..iali e politiehr. in 01·car.ione Jei viaggi in hnliu ,turante le, lotte f' le ouerre del Risorgimento, su Ga- 1·ihaldi, sullo spirito delle popolazio– ni, sulle loro C'omlizioni, f!C'C. Senza duhhio 1111 gran numero >fii lettere hanuo uu , alorc note,,olissimo, an– d1e dal punto di visla freddo della (locnmentazione ~torif·a; ma in cia• :.cmia di esse. per t1uanlo (< scicntifi– c•a » sia: nou manca mai la nota so· f•ialr, l'esp·re~~iouf' 11.li 11 11 ,,cntimento 11empre vigile di umanilà superiore. Non mancano 1wmm(?t10, t.ra le al– tre. le lellcrn di d iscuss.ione con le quali Re1•lus ('ere.a di attirare alle idee anarchirhe gli amid elci mondo letterario e, s"ientifi"o, nè quelle ai compagni di idee, nelle ,1uali dà dei consigli. cern di correggere le idee sbagliate, di radrizzare (1ualche stor• Ima mentale; e raggiunge anche in ciò la più grande efficacia ron i più semplici ergornenti del cuore e del huon senso. Egli evitava 1 per altro, di 4H·enderc un'attitudine da pedago– go. Preferiva (e qui forse spingeva

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