Volontà - anno IV - n.6 - 15 dicembre 1949
lre non appena i mm·.i sono imrnlzn.– ri. tutti gli alloe;gi .mno distribuiti ai protetti. Sul pi.ano strettamenlf' economi• c·n. bisogmr citare tra le tante stupi– de misure. 1111 ((dumping>> del ,rm– h• un ragazzo di ]2 anni avrebbe pv– tuto prevedere gli effetti. I produt– tori di cuttme reclamauano la liber– tà dei prc::.::.i t> inromi11ciuvano u mo– strare i denti. Fnmco prese Le se– {.!.lu>nti disposizioni: i produltori a– vrel,bero dovuto consegnare il 40 per cn1ln d,,lla loro produ::.ione al go– v,•1·110 per I' esportazimrn.. poi sodisfa– n• i bisogni - considerevoli - del– I' e.,,Ircito ,, d,,fla Falar1{!.enrl 1m prez– zo derisorio. Il poco che rt•st(lsse do- 110 quPsti preleL'ffnlPrtti cwrehbP po– tuto est.ere messo in vemlita libera sui merrnti interni. Co11segue11:;a:il prez::.r, di questo cowne e( libero )l di– ve11ta talt>clw nes:mno potrebbe com– pernrln e già dei /abbricm,ti sono stn– ti r·ostretti a chimlere. Siccome all'incirm r11tte le impre- 1w del cnurlillo t<'stimo11io110 la stes– sr1 i11telligenz" rli questo dumping. cosi tutto il prwse gli è ostile. Dalla pnrtP de/l(l classe operaia è chiaro. Ma anrhe per fo classe cht> .~id<>fini– sce u medin >). Si dic,, spesso clw 11011 e' f! <"irw,t•nwdia fo Spagn(l e e' è mr poco rii vnittÌ. Tmtm;ia il gru ppn so· ciale costit.uito dai commercilmri, da– gli i11ge{!,nt>ri. rla ce,·ti funzfonari, dlii membri dPlle professioni liberali ecc. vive me,w mal,, del prolPtaria– to .. ~fa ha al massimo le stesse con• dizioni di e.~istenza clell'aristocrazfo opt>raia in francia, e q11esto 11011 gli basta. Un ingegnere debur.tnnte gua· rlagna 1.800 pesetns nl mese ossia. 18.000 /rrrnchi ed il meMiere di in· geg_m!1·e è altamente considerato. Co• sì è mollo mro che gentt>- di questa clnsse /JOSseggti un'automobile e nel– la via 11011 si vedono eh,, i taxi unti.• quati (delle vecchie t.,-et.turefra,rcesi , qullsi sempre) o fo vetwra anrnrica- na riel capittilista. o dPl favorito di Franco. O.~tilità. quindi. mu:he dtl pnrte di questa cla.~s,~ e/re vorrebbe tissere <e media )> e che soffre anche essa per la ma11ca11zndi libertà. Ri– mango110 i pezzi grossi de/la fi,um– zu. ddl'imlmtrù1 e della, terru. Ma, fo maggior parte rimpimrge i ginrni felici del regno di Alfonso XIII ed è morwrchicc,: ,la solrt opposizimw pu• litica tollerata che ha rmclie 1111(1 sua st(/,rnpo. La stf!ssfl Falange, dopo a1;er for– nito a Franco gli schiavi più disci– pli11llti, sarebbe pronta ad ubbando~ ,rnrfo: JJrCtt>nderebbe 1.in dittntore più fermo! Ed il povero t< caudil• la », dopo avn ridotto ai silenzio ii suo popolo per mezzo della polizia, deve conciliare le volontà liberaliste riel Cllpitafo con le esigenze (fllWrita~ rie della falange. Perchè, ormai. a parte fJualrhe f'.'c,·ezione egli non tro– va più devnti che nelllt soldlttesw, recluww senza fatica perclrè fo paga bene e le uss(•gna delle rrrzioni sup– plenumtari rii vitto. Può contare sul clero? Nun si capirebbe pert:hè que• sto ,wn accettert?bbe 1111a e< dittatu– m più stabile )l od anche un re che gli desS<'delle lmone gllranzie. Giunti lilla corwlusU:me rllP i nn– lJC decimi delln popolazione sono contro Franco. ci si chiede rome mai non c'è nessun tentativo all'interno per abbatterlo. o perchè mm esiste qualche organizzazione di resistenza 331
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