Volontà - anno IV - n.5 - 15 novembre 1949

Il nostro Uu,."OrO p;atico di tutu , Jiomi ce lo insegna molt.o concreta• mente. Quali cose vogli.am- 0di.3trug• iere, oggi, di fronte alle rovine e alla nuseria materiale e morale? Se vogliamo fare, oggi, opera di di!tru• :.ione è soltanto per mezzo e/ella ri,. costruzione sociale che ,,e sarf-'mO capaci: È un l.a1,"0rodi socialisnw pratico, derivante dalla nostre, co– ~ie,rza umana, p'Umo di sentimenti di solidarietà e maturato minuzio.a• mente attraverso I.a nostra capacità logica. Se 11oisiamo individualisti, non lo .,iamo nel senso del partU:OlarUmo e dell'astrazione atomistica. Se co,ì. fos,e non ci sarebbero delle differen– ze profonde tra noi libertari e libe– mli borghesi. E se noi crediamo lei giustizia socitile possibile unicamen· te per mezzo della libertà completa. d'altra parte è con la forza della so– Uclarietà clie dobbiamo arrivare al· l'anarchia. Distanziarsi dal « socialitmo ,. og– gi mi pare più. pericoloso pe.r lt, no– strtt propagancfo e per noi ste,si clte il coftsenvrre quella denominazione. J>er la semplice rllgi-01,e che credo necessario manifestare la nostra 1,-0• lontà di gimtizia sociale di fronte "· ,, ,t.te le tendenze antistatali e pseudo liberuirie di carattere borghese oggi di 1110<.la. Non mi. ruJSctmdo i pericoli che ci M>110 aeceuando di dirci « socialisti. ». Il pericolo di enere confusi con il socialismo clirigista ed oppres,ivo ,lei partili centrali.=:atori. Ma biw– &11aaffrontare quello pericolo. De• fintmclo più nettamente il nostro so– cialismo libertario di <JuclhJ che è stato /atto fino ad oggi. C'è troppo marxismo nel sociali.smo dei nostri giorni. La mistificazUme dellt, lot-tn 308 di classe ha impecJito cli vecJere il socialismo come un problema di lell· iimento di 1,,olontàe di ragione CO· strutth-a. La lotta cUclmse è nè pi.ù. 11è meno che un fatto della società capitali.sta. o: Per oggi la lotta di clat• se, per domani. il sociLJlùmo/ » È pe11sare in un modo autoritario e no11 è socialista nè a11archico. È socialista soltanto colui che lo è per sua natu• ra personale, nori per programma. Ed egli sarebbe forzato dalla s1w stessa natura a far opem socialista itt questi tempi per quanto J>OSsa esse• re pessimi!ta sul socialùmo. fo &en.• so quantitativo non potrà.. fare molto nella nostra situazione con gli uomi– ni assorbit'i dagli immensi combatti• menti di potell=<t che dilaniano il 11.ostrom<mdo. Un socialismo effettivo non può essere che m0<lesto nelle sue aspira.rioni di oggi - mocluto per la quantità, ciò che gli permette di essere esisente per la qualitò. Per quanto piocole 1iano le rcali::azioni MJCialiste, ,e esse saranno di qualità. ri1>0rteranno la vittoria sulle attività superficiali dei così detii movimenti di maua che fatalmente diventano mtch'essi lotte di potenza e conduco• 110 le masse al disastro. Un alt.ro punto anc<Jra./Jisog,w ri– conoscere clie ogni socialismo a sen– so u11U:0, sociali.smo n sistema calco– 'lato è contrario alla libertà. Se gli e,seri umani fossero tutti uguali. la libertà sarebbe una paroh, priua cli !ignificato. Un !OCiali!mo r, sistema unico ,wn è anarchico cd è anche im1>0.ssibile come semplice. sociali– smo. Ciò mi pare che non sia stato compreso da coloro che si (lefiuisco– no « anarchici•comunisti. » « cmarclti– ci-sindacalisti » « am,rchici cli co,isi– gli » e così cli seguito. 11 soeinlis.1110 libertario non può essere che 1111 e.

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