Volontà - anno IV - n.5 - 15 novembre 1949
11 Nel /omio dell',mimu nostra rj. ma,u• l'ideo e/re il goV4?.rriv è la via della bontà e della giusti::io. qual– cosa di sublime e d'idcolc: e ciò ma.i uon cessa d'essere identi/icllto coi 11ostri.genitori. così che t 11 ui c,bbia– mo più o r1u>110 l'idea: goverm1•1ti• ,;c11itori. È gm:.:ie a q11rstc identi.Ji– rn:.:io11i che s.cutiamo rispeuo pei. no– .stri governanti ... 4C fio detto e/re la 11ostru attif11di– tw 1:crso il gor,-er,10 è infl11cn:u,rudal- , nostra llltitudiue veno i genitori. Sarebbe pi,ì vicino a/lt, ,,.erità il cli– rC' e/re ncllt1 nostra civiltà, prcst.1 nel suo iusieuw, essa è i11f111e,1:.:atu clai nostri rapporti 1,-erso i nostri padri. Pcrcl,è è il 1x1dre che è l'c111tarità 1• il legislutorc dellt, /wniglia: l• lui. d,e giudico, che distribuisce premi f' rustiglti ... « Ques,i attributi clic sor;o,10 dal– h, po11rodel pnclrc sotio sen:.:a voler– lo tros/criti al governo. Accctticmto su1:c, disa,ssio11i che lo Swto C1bbia il potere cli punire l' il cliritlo cli go– r·errwrc ... .: Questo processo si svolge iri ire /w.,·i: 1) sembra che il pudre sin un oppressore; 2) quesu, Jor:.11 d'opprcs. ,,.ione è reso interiore, l'irirlividuo è rioè /.'oppressore di se si.esso; 3') fo Jor:o d'oppressione è esterrrnli:.:– ut111, e si sostiene 11n'<111tori1i, rste• riore J1Cressere opprt>ssi. .. )I, Se quaJ4•l1c giacobino lrn ~nuto la p,1zicnza cli leggerci fin qui e d'in– goiare, senza digerirlo, <1uanto ab– hinmo scritto, c'è da scommettere 1·hc gridi ora eureka come Arc.hime• dc e che si disponga a mettere a poslo il mondo con un programma d'azione basato sc.mpliccmcntc sul– rorE?:anizznta sottrazi('nc rie-i fìi::li al- l"influcnza JJalcrn.1. li bello è che dobbiamo ri,·onos<·crc clic l:t sua so· luzione non è del lutto sbagliala. Per quanto impcrfcllc siuno le no– stre conoscenze uni ropologiche si 1_)Uò dire tuttavia che concordino nel mostrare che c'è solo governo vero e f)roprio in quelle socicti'1 do,·c prc. ,,aie l'istituzione semi I ico-occidcnla· le basatn sulla monogamia " sull'in– discusso predominio dell'autorità paterna. In societ"- basate sul ma– triarcato1 sul matrimonio di tribù o sulla famiglia cli tipo punalua, il governo. quale lo intendiamo modcr• namcnle, non c'è. Secoli e millenni rimaugono ancora di rronte al desti– no dell'umanitì, e 110n è .,ffatto im· probabile che tro, 1 i forme pili per– fette di organizzazione e convi\'cnza, piì1 vicine all'anarchismo, in cui la famiglia quale oggi la <"Onccpiamo non sia più che una lontana memo– ria, in cui il padre abbia cessato di coniare e piì1 nemmanco lo si cono• "'l·:1 ,·omc già non fu conosciuto o as– sai lrascurato in un passato non tan• to lontano. Ma do\'e il nostro giaco· bino ha torto è nel ('redcrc di poter eliminare l'autoriti1 paterna con un pro,•vcdimcnto legislativo, con la Co– strizione, col disrompimenlo brutale cd organizzalo delln famiglia come oggi su::.;;istc. Egli infaLLi, e chiunque lo seguisse, non annullcrcLbero l'in– fluenza paterna per cstc11dcre qucl- 1:.1 mutcnrn. Le loro mi~urc, ch'!cchè possano dire. sarebbero misure i:.pi• rate dalla ragione e non ,Ja!Pamore. Colpendo il padre, colpirebbero lu madre forse ancor 1>ii1.Se ci deve es– sere un ritorno al matriarcato esso non può essere che opera delle ma• dri. Quello cl1c rivoluzionari e rifor– matori farebbero sarebbe solo cli so- JOI
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