Volontà - anno IV - n.5 - 15 novembre 1949
Jn Spagna, dove il Sindacato 1 fi. 110 ad oggi, ha suscitato le pii1 gran– di speranze, la CNT partecipò al go– ,,f'rno e r>reparò cos·ì il fallimento dr-Ila gloriosa ri,oluzionc del popo· lo spagnolo_. Si obietterà che non fu. rono i la,·oratol'i della CNT, ma qualche t'apo che partecipò al gO\'er- 110 borghese. E questo è ,ero. Ma unn forma di organizz...'lzionc nella quale <1ualche capo può decidere In partecipazione al governo contro la volo111i, c,•idcnlc del la echiaccianle maggioronza dei militanti, non è buona. L'entrata nel goveruo non fu un atto isolato nè nel lempo (era stato pr«eduto, per es. dalla parte• cipazioue a Ile elezioni) nè nello spa• zio, poichè potè traS<:inare, in una certa misura, i militanti e le masse rivoluzionarie opposte alla politica gm 1 crnamcntale ma ostacolati e lega– ti dalla disci1>lina, dalla col1abor-a– zione dei loro « rap1nescntanti » in seno al go,•erno: le energie ri,-olu– zionnriP erano così imprigionate pri– ma di essere schiacciate. Non biso– gna considerare la collaborazione co• me un caso fortuito. ma comprcn• ,lcre le sue cause 1)ii1 ,,rofond(' e p•iÙ lontane. Se nelle l'ivoluzfoni russa. tcdcscn, spagnola, il Sindacato ebbe un ruolo non rh 1 oluzionario, la situazione è ancor piì1 chiara negli altri paesi. Non 'ii 1ra1ta cli pcrSonc o di gruppo mn di concezione e cli forme orga• niehc. li Sindacato 1 anche rivoluzio– nario, per la sua formo fissa, statu– tt,ria., professionale o inclustri<,le, b·u– roçratica può facilmente diventare uno s1rumcnto docile tra le mani di uno Stato qualunque. Là dove il Sin– rlacato non esistert'a ancora, \'enne creato clnllo Stato stesso (nella Rus- 2i8 sia bolscevica per es.) per inrcggi• mentarc il proletariato. Lo stesso Staio bolS<:evico che creò questi Sin– dacati rossi, dO\'Clle sciogliere dal ]918 j so,•ict (Consigli) perchè as– semblee libere. Cli slali foseisli han. no.ugualmcute i loro Sindacati uni• ci. Nelle dernocrnzic i Sindacati ri– form is1i hanno lo stesso ruolo: la possibilità di azione dei sindacali ri– voluzionari è sempre più ristretta, è impclleme ccrc,1rc 1111ove /orme di a:.ionc. Plurnlitù, tuttavia Ciò nouost:U1Le io aderisco all'idea del pluralismo, preconizzata da Fon• taine nel suo articolo, pcrcl1è que• st'idc:i si oppone nd ogni monoliti– smo ed esclusi\'ismo sterile. Il plura· lismo anarchico è l'espressione della 101leranza anarchica, la garanzia del– ia vita e dello S\'iluppo delle nostre idee. Ma io credo che questa <:once• zione 1>rofond:unc11tc giusta hn biso– gno di essere precisata coni inuamcn. le <lalla nostra esperienza. La <:ollaborazione parlamentare e go\•crnativn ct.'C. è senz'altro esclusa da <1ucsta concezione pluralista del· l'anarchismo: bisogna dirlo. D'altra parie l'espcrien7 .. 'l ci insegna <:hecer– te forme di espressione soffocano cer– tamente la volontà rh,oluzionaria: pnr1i1i politici, sindacali officiali, Ce<:. La storia delle lotte socia Ii t•i mo– stra ugualmente una evoluzione con– I inua e progressiva delle forme di lotla. Cosi le forme di sciopero han– no evoluto nel1a lotta stessa: lo scio– pero del 19.mo secolo, dopo es.sere passato dallo stadio dei semplici pic– chetti di sciopero, a quello delle OC· cupazioni d'officina (del 1920 in Ita-
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy