Volontà - anno IV - n.5 - 15 novembre 1949

vuluzionari di si11istr" vi ern110 favo. rP1,,-o/i. Il progetto, swdiato in wui 1eriP cli riunioni tt cui [.>art.ecipcn·ano unche i bolsce1,,•icl1ied i socialisti modPrnti• prevedeva di ulforgc,re il Comitato Esecutivo Centrnle dei So. riPti-, portane/o a ·150 i suoi membri, 111edim1te l' i11chtsio11e di 75 delegati dai Soviet di co11tacli11-i, di 80 dd::gnti. dai Soviet dP!l' esercito e della ilt.ari- 11a, 40 delegnt.i dai SimfoCClti, 25 cfol– le Assoeiazioni Professiomtli, ]O c/ttl Comitato Esecutivo dei. Ferrovieri., 5 dai lm;orntori delle Poste e Telegrn– /ì, ,, iO delegati. dalfo parte sociali– .sia ciel Consiglio Mwticipale di Pif•– lrogrrulo: i/ Wtto c<m umi percentull– le di voti concordafo del 60% per i bolscevichi, i quali avrebbero avuto (l,rche non meno del 50% déi portu– fogli ministeriali, ivi, incluso gli In– terni, il f.,avoro e gli Affari Esteri». .Ma 1< Il progetto fu rigettllto cfol Co– mitlllo Esecutivo del Partito Com1L• 11istrrn "), nonostante le proteste del– la minoranza - e non fu portata la questjone nemmeno in discussione tla,anti al J>arlito nel suo insieme. E C'he cosa questo fatto sign..ifica, se non cl1e la prOflaganda di Lenin pri- 11111 deJl'ollohre, ridotta a sviluppa• re le chiare idee della Comune cli Parigi, era null'ahro che una presa in g:iro deliberala dei l:a,,oratori? Senza il 1>roposito di clillatnra im• fllicito nell'azione cli Lenin, un'in– tesa <lei bolscevichi con i socialisti rh•olnzionari avrebbe e,•itala la ne– Cf'ssiti'i della guerra civile, confinan– do b debole borghesia russa e la cricca dei militari in una posi7,ione in cui ogni resislenza sarebbe stata pressochè impossibile; o si S<ll'ebbe 1 ') id .. voi. XV. J):l!!,[!;. 640·61I. nota 18. i-;dolta a piccoli sollevamenti isolati• fncihnente vinti dalb :1.,,ione solida– le dei lavoratori. Infoltì, finchè an– che i lavoratori che seguivano i so– cialisti ri,·oluzionari (e gli anarchi– ci) godellero <li una certa misura di cguaglian7,a e di I ihertà ci,•ica, essi si batterono a fianco dei bolsce\'ichi nella alliva difesa della tivoluzione contro ogni tentativo reazionario. pur seguitando nella loro lolla con– tro i bolscevichi stessi. E Lenin stes– so ammise che « il cOm.pito princi– pale di eont<mere fo, rcsista,1:.w degli sfr11t.tntori è stai.o glà assolto 11el pe– riodo tm il 25 ottobre 1917 ed- il feb– br"io 1918, cioè fino alla resa del ge– nerale Bog"iesky >, 11 ) che è il pe– riodo in cui lutti, illusi dalle llrO– messe dcmocr-atjchc di Lenin. lotta– vano insieme a lui ed ai suoi. 3 - Un altro esempio mostra co– me Lenjn non pensasse da,•vero mai a realizzare la u Democrazia sovieti– ca » <li cui parlava tanto quando l)l"C• para\'a la slrad·a per il suo potere - e come ogni discorso di quel genere fossf~ abbandonato da lui apvena giunlo ad essere, con il suo P•artito, in posizione cli d.ittalore. Solo dieci. giorni do1>0 aver preso il potere, il 17 novembre 1917, Lenin, come Pre– sidenle del Consiglio dei Commissa– ri del Popolo, dovet.te ris1>ondcre ad una inlerrogazione prcsentat.1. dalJ'ala sinistra dei socialisti rivoluzionari nel Comitalo Esecuti,•o Centrale dei Sovieti di tutta la Russia. In essa si lamenta,·a che i.I Governo, con « 1111 certo numero di. decreti e di altri atti )) 1 i quali « non ern110 mai. stati discussi dc,l Comiwto Cc11trale elci 11 ) id .. I problemi prossimi riel potere del Soviet. OJ). cit .. voi. XV, ']>:lg. 195. 271

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