Volontà - anno IV - n.5 - 15 novembre 1949

ri, /(I burocrt1:.ia. o son surrogflti dal dirPllo pot<'re cfrl popolo. od alme– no s011 mm1t,,,w1i. sol.lo uno speciafo controllo. 11011 so/t.tmto diventando delegati ele1t.i m,1 potendo essere ri– mossi. lllla prima domanda del. popo– lo... 1:,·,·anotm gruppo privilegi<ito, che ricevev(I alti stipencli., su uttCt SC<lht borghese: e divemuno ltworu– tori che compiono un(t. cerw specie di f11n:.i.o11i e son p{lgcai secondo una sc,da che 11.011 eccede il sCtforio re– goltire di 1111 operaio <11wlific,1to » ,). Sempre su <1ucslo argomento, Le- 11in hn reiteralo: (< non permcHct.e il. sorgere del. potere totalitariq dei fuu. :.ionari di Stato)), aggiungendo: , I( no,i permettele il ristabilime11to <li un eserci'.to permc111e11te orgcmi::::fl!O Ctparte del popolo. 1111 esercito che cert<tmtmte "ppoggenì og11i te11tt1tivo di dt>rubare il popolo della sua liber– t,i » •). Tullo ciò non de"e essere consentito: come « ww burocrazia che sia nominata dall'alt.o per « di– rigere >1 h, 1>0pofo::io11e locale è sem– prt:• sl(ll(I. è e sempre sarà. il princi– pcile i.~iigt1toredei teutcitivi di rest,111- rn::ioue dell<1 momirchi.,,, lo stesso ttccade ot--viameme nel caso dell'eser– ci.to permtmente e delfo poli.zia )J :). Lenin seguitò .a ripetere le più fornrnli assicurnzioni che egli, e<l il Pal'tito Comunista con lui volevano realizzare « un,, wle Repubblica in cui non vi sfo nè esercito J1ermn11en– te nè una forza di poli,zi<i - in luo- 5) id., Del potere tlm,lc, op. cii .. voi. XIV, 1>arte l•, t•:Jg. 25. •) id., tn conver1:"io11e ,lei cldegati co11- 1a,li11i, 01>. cit., w1l. X1' 7, 1,:Jrle 1•, pag. 90. 7) id., Dove ci co11duco110 le misure cor,. trorivolu:iomrrie ,lel Governo provvisorio, op. cit., \'Ol. XIV, parte ]•, <pag.129 e, ivi pag. 226, U11a<111enio11e cli 1,rir1ci1'iO. .;;·odei q11ali1 secomfo lo mi<ipiù pro– fonda co11ui11::ione, vi dovrà essere l'armamerito w1h-ersllle del popolo; nè vi SllrÙ tlllll costa di f1111::io11ari 11sufrue11tidi /alt.o uffici d" cui so,w Ì11<tmovibili, e rimtmernzio11i privile– giate di l.ipo borghese per i loro ser• vi=i. Noi sost.e.nfomo il principio ciel– la ele::ione, il diritto cli. rimuovere dr,l s110 posto ogni f1111::io11ari-0 in qlllilsiasi momento, e siamo per mw stmuhtrd proleforio nella rimun.era– :ione dei fu11:io,wri tutti » *). T~enin insegna\'a allora che « per r1pp1mt10dello Swto si. intende pri– ma di tutto un esercito permanente, h, po/i::fo, ml(i. burocra:i<, >) '). Cosi egli alimentava l'illusione che, do– mandando l'abolizione dell'esercito della polizia e delb hurocrnzia, la Repubblica di Sovieti degli operai dei contadini dei soldati fosse dav– ,·ero la federazione .anarchica di mol– te migliaia di lihe,·i So,,ieti comuna– li, sparsi negli immensi spazi della Russia. e che tale Repubblica fosse 1111avera e piena democrazia, svi– hqlpata fino alla sua conclusione lo– gica, l'estinzione dello Stato. E' lui infatti che ha detto: « l'idea che sia ,wccssllrio dirige– re lo St<tlo medùmte f1111::iont1ri. no– mi,rnt.i cfoll'alto ù /otl(/ctt11entftl111e111.e falsn, a11tidemocrnticC1. cesrtristic(I. oppure 11el se11so di ime, cwve,1t11ra bla11quiskr... Non deve essere t.olle– ral.<t l'introd11::io11e di ww casta. di. /1111::io,mri,iomimtt,i (d(lll'alto). Bi– sogna riconoscere soltanto quegli or- *) icl., le 11{)slre{)/1i11io11i. oi•- 1·i1., voi. XIV. 1>-1rleP, 1rng. 92. •) irl., Co11se.rvcrm1110 il poMre i bolsce– vichi?, OJJ. cit., voi. XIV, pag. 227 par• te 2*. 267

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