Volontà - anno IV - n.4 - 15 ottobre 1949
lorali 1 ) dimostrano che nella capih,le della Francia I~ forze reazionarie e <:ooservatrici cO!ltituiscouo la maggio– ranto. della popolazione. Nei comuni della Scine e della Seine Oiae In si– tuazione è prcss'a poco la atc&sa. Si può, politicamente, dominare qucsl<' claaai con la vittoria della ri, 1 oluzio. ne sulle forze armale che le difen– dono. Ma il pericolo che esse prescn– t.:monon sarebbe neppure, così, scar– talo. E la situazione sarebbe In atcs. iJa per molte grandi città di altri pacai. Tutti quesli milioni di borghesi, di eapilalisti, di commercianti, di ·burocrati, di ahi funzionari, di po– liziotti, di ufficiali e anche di genie del popolo, c;he sostengono il regi– me di afrullamcnto dell'uomo sul– l'uomo, una ,,oha che avranno la possibilità cli consumare liberamen• te, uc approfitteranno per ostacolare l"a,,,,ento della nuova socicti,. Non bisogna creare delle situazioni con– tro le quali non sarà poi possibile reagire, se non con una dittatura. Gli stessi uomini che, in date cir. costanze, continueranno a fare il lo. ro dovere, cesseranno di compierlo in ultro condizioni anche se prima avc,•ano hn·oralo tulla l.1 loro ,,ita. La rivoluzione Spagnola ci offre un caso di medilazione c<l una le– zione. A Barcellona dicionomila mu– ratori cessarono di la,•orarc al prin– cipio della guerra e della rivoluzio– ue pcrchi- il proprietario non foc<'· 1 ) I ri~uhali eleuorali •;;onu hcn lontani -dal dure una nalutai:ione e-;;atlu delle for• xe di un i111ese.Rioordiamo la S1•agna: in ba"" alle ,:ue volazioni IICiiUIIO avN:bbe po. tuto Jlf'nsare t:he il ,popolo fo&Se ,pronto Jlef' ro..truire una nuova società (N.d.R.). va pii1 riparare o costruire le case ed il sindacato non poteva, per le diffteoltà creategli dalla coesistenza dei partiti politici e borghesi, pren. dersi la rcaponsabi.liti1 dei lavori. Quando la Confoderazione Naziona– le del lavoro volle obbligare i suoi udcr~nli ad .accellare un altro lavo ro, essi rifiutarono perchè percepi– vano l'indennità dei <liaoctupati cd una parte passò ali 'Unione GeneraJe <lei hworatori i cui dirige111i t.·omt·· uisti erano meno rigidi pcrchè de ... 1 dcr?5i di ingrossare la loro organiz. 7,az1one. Questo caso ci m081ra come la pos• sibilità di consumare, senza produr– re, favorisce non soltanto il parassi. tismo esistente, mu nuche la nascita di un altro. Non si trulla, dum1u1•, del Lu,-.1·1 andamento della socicti, socialist, 1 li– bertaria <lc!finilivumcntc s1abili1a: si traila della formaziorw stessa di que– sta societi1. delle difficoltà che pù-,– siamo inconlrurc, e del 1•01uc potrr– mo superarle. Se i ncmic·i della ri– "oluziouc rnno libt.•ri di , onsumarr– lu carne, il pane, i lt-gumi ed il re• sto, i lavoratori i1i troveranno ben presto sprov, 1 isti di alimenti. Dopo <1uindici giorni la 111118811 affamala. t.·crchcrà un dillatore o rCé·lamerit il vecchio regime. 1 partigiani dello S1a10. co~ì dello proletario, approfillcrcbbcro <lcll"oc· casionc per fare opcrn di sabotag· gio consumando il piì1 possibile cd i loro sforzi uniti a c1uclli dei con– tro-ri,,oluzionari dichiarati, c•i con· dorrebbero al compl<'to fallimento. .Potrebbe esserci, allora, una soluzi(\• ne dittatoriale, ma noi sappiamo che C!s:1ci porterebbe maggior,· oppres– sione e maggiore druttiimcnto, con 249
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