Volontà - anno IV - n.4 - 15 ottobre 1949

nuto che i11 JJropor:ioni molto ri– streue. Caduto il regime fascista, i sindt1calisti. si rifecero a11tomutiC(1• m.ento "i vecchi schemi e lilla vecchia prassi•. Il guaio è e/te T1cllastoria 11or1 si. torn(l indietro .c. e/te uffi(larsi al - l'improuviw:io11r, Hl se11time1110 o <lllo stlegno sollo fo spini" (/egli in– tercsyi. irtw1c(lfoti, costituisce per /"u:ionc sindllcule 11011 solo 1rn'illu– sio11c. bcril>Ì u11 rrolc pericolo. Il .~it1tlaculistu moderno '"' compi• ti bcri più spL-ci/ici e respoutobilità ben più gruvi che l'organi::.atore di legl,c di me::o secolo fc,. Oggi fo lotte, simfoculc è ussui più comples• set: impostorfo secondo i. vecchi cri– teri i, in tC'rmini 1~rso11ali, t< 11</ ho– mit1<'m lf, n11:ic/,è contro il sistenw, sig11ificu aver già perso in 1xirtc11;u. Occorre tener presr11te cl,e il capita– lismo, contro cui muove ?ggi. l'a:io– ne siridcwalc, è profomlume111C r,w• tato e diuerso rispetto a. <1uello che era c,g/i ini:ii della riuolu:io,w in• (/usiriale. Oggi 11ou è piit, o no,1 è piit soltanto, wpitcdismo di libera concorrc.11::.a. u.ziorwta dàll'i11i:iativa dei. privati, a loro volta spinti (ialla sete del profitto 1• Oggi. noi. ci. trovia• mo di fronte o forme di. Cltpitlllismo, in cui la libera concorrcn:u f' l'ini– ::::iaril:a priootu sorto sogni srn:tt con• siste11ui, pii. desiclcrii e belle purole. Si vanno /onmmdo, con "" crescen– do vcrmncnte imprcssioflat1Lc, situa• :ioni moriopolisticlic scmprf' più. po· tenti e su scula sempre più vasta, cc• paci di. dominare il mercltlo real.o - Utnlo diverso dall'idillico mercr,- 10 dei mt1n11uli (li ecorwmia. J>Olir,. ca! - ir1 11wnierri sempr-e /JÌÙ f1S,>(t– l11tt1. 246 Il sinducalisttt m.odcmo deve per– ciò essere ar1cl1e un. economisu,. Etfli deve conoscere come si forma il mPt - C(lt.o, come si. aoc11m11la il projitt?, come e in e/re misura e per <J1utli t;l•• m,li. avll(!ngorio gli investimenti, di <11wli e l/!WTlte co1111c.uio11idis1>0n– go110, i compfossi-cliim.:e. ccc. Detc i11oltre, e soprnttutt.o, essere (1 giorno I' in intimo contatto con il sentire e gli umori delle clltegorie operaie, co– pin1e le aspira:ioni, clic sono esse11• :iulmc11te librrtllric, foruirf• " loro l'c1~pr-cssior1c, e, (Juindi, , me::i e le forme cli lotta. per rculi::arle r1eJ,. fu sit11a:ione storica co11cre1a. Eccet– to alc1111iC<1si iridiui<luali.. che non 1'"11nO ,tl di là del loro c,m,tt.ere epi– so<lico, <Juesti si11dllcalisti-cco11omi.d·i 11011 esis10,1-0. Il simfoctrlista-tipo olJ.. bedisce ancore, al cliché tradi:iona• i<•: dcmugogo, ,1rr11ffllJJOJ>oli, comi• :im11c cstC'mporu,1co, t11Uo cuore e niente (o troppo poco} cervello. Il sindc,calismo diventa co.ii. un sollo– prodouo del politictmtismu; lr csi– grn:c tecniche e umcm<J ve.1180:-10 Sti· crific<1tc (t qu.clle, spictutc, del com• promesso politico. Si dirà che seguendo coerc11temen– tc ltt rioslra impostc,:ionc del proble– mu. si. compliccmo rrwlcdcttamc11tc i compiti e le f1111:ioni del sindacai.o. cli<', nn:i, si rende nccessttria una comple1a revisione dei m,eto(li di I.at – ta fi11 qui seguiti e dclfo stesso tec- 11ic<1 dello 11ciopero, che, così. com'è n11cor oggi concepita e attuctta, appa• re piuttosto a11acro11isrico. Ed è cer– tamente r,-cro. ftfo ,wi rcplichiamu che, d'llltro CLmto, (1rrestarsi alle forme di lotta ji,1(/acalc ormai antit11111le e fuori flt>lla.odienrn rc<1ltà ecouomico signi-

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