Volontà - anno IV - n.4 - 15 ottobre 1949
,, cominciurc ,du (J11cllo di .bruciarc;i .lr mtmi. Ma non per questo ci vi dirà clic non bisogna stucliurc la chi– mic". !P..urlw1do d~i. pericoli. del sin• duculismo, noi ubbwmo iri ,mimo, du 1111 lato di cwiture i. possibili. er– rori e le cor1scguetHi delusioni., e cfo/1.'ultro miche di. di.~llrmarc i. nemi– ci dcll'orgcmi::.ut::.ionc opcruiu clic, cfoLltt rllg;oncvolez::.n di ulc11,11e obie– ::.io11iche si possono muovere al sin– duccdismo, /cm dcrivt1rc fo co11dm11rn del sifl(foc<1lismo in sè l). i( Ciù che il sin<lttculismo dice ul– l'opemic.. è tJucsto, scmLJliccmcr1tc: fate ,·oi il vostro interesse, da voi, dirc.:llamc111c, contro l'inte1·cssc dei vostri padroni; d1c so110 il vostro ne– mico >1. JI sindacalismo cm iudu,bbiamc.nlc wi efficace mezzo di lotto, e di educa• zionc del le masse. M.a era però \'e• r:.i.mcnlc « tutto », come si prclendc– , a da qualcuno? Era sufficiente a sè stesso, come lo dicevano i sin:lacali– sti <<puri»? Fabbri, precisava con chiarezza, esponendo il punto di vi– sta degli anarchici. « lt sindcu:alismo risponde do/. foto eco11om.ico alle rw– cessità della rivoluzione; è molto, <111indi., è gran parte, come coe/fi· cientc rivoluzi.orwri.o. Ma tion è tutto; coritentarse11c scuebbe tmdirc Ln ri• .,-ol11::.io11e. Così, per vivere, occorrl!– berc e ma11gime; nwr1giarc è la più /orlc rwcessità, Sen::.u soddis/ure la <11wlesi. morirebbe, mlt ,çi, ,n.orireb– be lo stesso se si ,wcssc du ma,agiare e non da bere. È <1ppu11toil ridurre tuw, la <1uesti.011esociale ai minimi termini dellti. questione economica, "" errore in. cui. /JIIÙ cmlcrc il si11- cltrct1lismo /c,tto fine " se stesso. Il sov.crchio cc economismo », come lo cl1icmw110 ;. rivolu::.i.orwri russi. quan• 238 do aifìcmw i. nwrxisti dclfo spc.,-cic di Pi<il.-r111ov, riportcrebpe il sinda• Clllismo sulla vili dcli.e c/cf{cncm::.iorii riformiste. Occorre d11m1u~ cbe il sin– du_calismo siu integrato dentro e fuo– ri. - dentro p,cr c111u11to è comput.i– bi1'· con c,ud minimo di ,wutrulità ncc,!ssorin per tion urt.are le opinioni degli 01>ert1i. orguni::.::.nt,i. non comple– tame11tc nostri .. e fuori, con une,, u:io– ne /Xlrnllelu, - eia ,m'opem di. cdu– cu::.ione morltl.e e di lotta contro tutte h!. llltrc forme di. soprafla::.ione poli– ticn, rcligioS(1, intclleuualc. Dc, w1 luto d1uu111c si. s/uggn l.'c,pri.orismo douri,wrìo degli. ~conomisti. cli pro· Jcssio11c; dulJ.'altro però ci si guardi hcnc micltP dc,ll.'t1/fidarsi. uwssu"1w· mm1e111c ul ,noc;imetHO )1. 1, I ri.,-0111::.iorwri. che aspcua110 tlll• to dnl sinduculismo, i sir1<lncalisti clic l'li, rncc/ii11do110 troppo nella pratica dcllu. vita e della louu cconomic<t, <J!Hlllli insom,nu /w11110 e inculco110 nel profrtnriat.o l'ideu che il si11dt1· calism.o busti alle necessità dcJJa ri– vol11::.io11e socit1le per risolvere il pro· blcmCL del /XIIIC e della l,ibert(Ì per t11ui, corrono il ri.~chio di codcrc nel corporntivism.o. Fi11d1è i. siriducu1.i s0110 in /omw=io– nc, fi11cl1è le, mussc, orga11i::.zt1ta è cm· cara troppo piccola mi11ura11::.a in ,co11/ro1110alla gweralità degli. s/rut– tciti, fi11cl1è lc <1ssocit1::.io11i. operaie sono povere d'i11flue11u1. e di. mc::.::.i . l'illusionc clw il sindaculismo fi11c " se stesso possa rimwwrc rh;o/u::.ion<1• rio sorti ulimenwto dalla visio,1c del.le future ·uitt.orie e <mclw dullc sconfitte 1x1ssatc, cl<tl bisogrio di pro– scliti.mw, dall'eccita::.iot1c l!itCssa del– la tot.tu contro il mondo esterno. Fin• c/1è l'umbic11tc operaio 1io11sarà st1· turo di c,ssocici::.iorii, fi11chè ciQè tutro
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