Volontà - anno IV - n.4 - 15 ottobre 1949
di una <1uaranli11a d'anni fo, essa è piì1 che mai \'alida perchè, pur cam• biundo uomi1ii, i metodi hanno 1>or– l:1lo allu medesima conclusione, al pii1 gretto ·colhihol'azionismo. Nel gennuio <lei 1908 iniziuvu. in una serie di Ire articoli su « La Cri• si della Organizznzione c.,pernia in Italia •> unu analisi delle grnndi <Jun• liti, dd Sindu<'. alis.mo, ma anche dei vizi ,·hc si andavano Tormanclo, e<f era ne,·cssario stronearli. Ma troppo gli stav:i a ,·uorc il movimento ope• raio. pèr,·hè u11d1e quando lo (•riti• cu,u. 1111d1c quando ne rilC\'11vu lutti i lati difo11osi, egli non lo foccsse con ,, q11ell'"11imo di trepicfo:.ioric r di (IP1•tto co11cui un /rntcllo t,"f't/r il. /mtcllo incmnmi11"rsi per urw via. b11011" si, mc, non scevre, di 1wricoli. Chi ben cmw <1ssui corrt>g_e,f>. r noi prr•/crùmw dire i ,li/etti piuttosto dei pregi e dei merit.i del. sir1<lncttli.m10 iu,litmo. Mt1 ciò non togli" c/1.f' prc– f.{Ì f• r,if>riti rrflli. ,•sso passe, t·nr11f,re ». « •• .Il vi:.io d'originr del siru/c,co. lismo itc,fin110 è app11n10 fJtH!slo: di C$3t•rrntito riori dc,llo svil11p1x1rsi <lcl– f"t1:.ioric ,, del movimento proh•tt1rio. nrn du 1uw rivnlità. cli iritf'r('SSÌ. dì ir1fl11N1:,,, {' di predominio in seno al 1x1rtito soric,/ist" cscl11sivnmcn1c. Nor, solo, r,w si è c,ur,ro questo fenomeno chc. mf>ulrr in 111110 il mor1do il mo• vir111•1110 :i:imfocnlistu è sl(Jto i11i:.into dt, O/Wrcti. ir1 ltt1fin ùwf'N• !'$.lfO Jw llt'IIIO per primi banditori elementi dellt1 bor!{lmsic,. professori. llVt,'OC(lti. tlollori. 3t11dN1ti. ecc. An:.i c,bbillmo fl1mto q11csto. ,·l,e i simlc,c"li ,,ili for– ti. "trir1/11ori dri Jerrovini. crono l'Ofltrc,ri ol si11chrcftlismo. Cii, /rn /t1t.to si rlw. ol co,1trorio clic llltrom•. ì1 $ir1dt1ctdismo in /wliu "bbfo co,urr. 2:16 ,:aro nei mf•to,li u11u tenerczu, unco• ra troppo flCCCntuau, per la politica .elettorale, e sia diuc11uto nella teo• ria oltre ogni ,lire dogmatico ed U· stru.i.o ». Che i sindacalisti, abbiano accarez• zuto <1uasi subito, data anl'he la lo– ro origine, l'idea di fore del Sinda– calismo e del sindacato una molla politica che .a un dolo momento si potesse impiegare anche come forza parlamentare, è un fotto accertato, cd oggi. quando parliamo contro le de\·inzioni nel campo sindacalista, dobbiamo conslalare the la malattia non è nuova, ma non per questo me– no grave. Questa tendenza degenera• 1iv11 •:lisgrnziatarncnlc la troviamo al• le radici, la vcdiumo l!{iù alla nascita del mo,,imento or~unizz1110. in Italia, fin da quando a Bologna iniziava le pubblicazioni del giorn:de di bat• taglia: « L'lnternazion:dc ». « Molti sinduct1lis1i, l!i'riven gii, il Fabbri nel 1908, c,cc,,rr;;;;urio l'ideu eh.e i si11dact1ti dl'bbm10 prima o poi ocr111x1rsidi J>Olitic,, 1x1rlc,met1ttrre e cli cle:.ioni. pw mcmdttn•, c5si dico– uo, i11 1x1rltm11•11t.o e nei cor1sigli CO• murrn/i i rctpprcs,•r1tcmt.i diretti della clmsr opemit,. rt1pprrsc11tcmti che do• urcbbero essere .,;('e/ti non più d"l /Xtrt.ito socfolistc, (com11t1istt1) nw br11sì dalle orl{c1t1izw:.fo11i operaie. È i,~ questo senso uncl1f>. che i tcoriri ,I('[ simlacfllismo itulicmo parlano di «:« trasporrurr riel sindacctto le /!In· :.ioni <lei pc,rtiti po(iricì ». I pericoli 11011 erano lic,•i iillora, cosi come so– no ,i::rn\'i attualmente. M:a 1>crchè .:j produssero qucsle dc– \'iazioni? E quul,· fu sempre la pre– o<·l·u1rnzionc di tutti. se 11011 quelia <li lro,•arc il mezzo per rimediare a <1uc-
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