Volontà - anno IV - n.4 - 15 ottobre 1949

o di Rishon va nelle tasche di Ghi• \'at Brenner. Ghivat Brenner (colo• nia collet1i\'ista i cui membri sono socialisti nell'ideale e nell'organiz• zazione della vita) drutLa degli ope– rni. Il kibbu::. è di\'entalo un capita• lista collettivo. ... (Amari ricordi di esempi prece• denti, dei Biluim (_·he vennero per lavorare In terra e d1c, .mentre di– ventarono in 1>arte dei beneficiati del Barone, in parte << fecero c.arricra >>: sorveglianti dei l:wo:-:1toriarabi o ad• dirittura proprietari terrieri) ... Parlo <li Ghivat Ilrcnncr, ma so che il fenomeno si verifica anche al• lrovc. Ed è una <1ucstione seria. Tutti lo capiscono e lo sentono. Nou c'è qui una riunione in cui nou ;;j ricordi 11\meno una voltn la << pia– ga del lavoro salariato ». l\fa, pratieumcntc, che fare? Situa- . zione paradossale. Limitare l'azien• da, portare un confine al mo svilup– po? Ma se gli operai di fuori oggi sono ueccssari per mandare avanti ]'azienda come essa è attualmente do• \'remmo rimpicciolirla, tarpMla, ca• $lrarJa? O togliere lavor~tori d:ii ,, sen 1 izi », curare di meno i bambi• ni, educare di meno i ragazzi, Jimi• lare l'a11h•itì1 culturale, abbac:sarc il livello della nostra vit.a per olleuc• re <1uel numero di compagni ueces• sario a rimpiazzare i salariali? L1 questione è: nonostante i duh• bi, i pessimismi, i disfallismi, i hi.b– h11 ::.im come org:111izznzioni economi• che hanno dimostrato di cs~erc basa• I i sulla realtì1 e non su sogni utopi– stici; le aziende si sviluppano e con• lril-.niscono no1cvolmcn1e allo sforzo IH'oduttivo del paese, si s,,iluppano ll'oppo. anzi; e mancano braeri,1 la– Yoratrici. Ghivat Brcrmcr potrebbe 214 oggi accog!icre centinaia di' nuo,,j la– , oratori. I nuo,·i lavoratori nnn ven– gono? il kibbu::. prende operai c:ala– l'Ìali. Jlrutto affare. La&:!.m10l0 perdere: c.,ggi è resta e dive11i..moci. Inevit11- h1lmc11Lesi torna alla moslra. In 12 ore ci sono stato· 3 volte. Mi piaccio– no :;I i « stands )> ,lei rami di lavo~··>·· s; ;-i111:,ncveramente un po' Louli P.' , irn da piangere di orgoglio. Frut– :t'IC", \':gna, aranceto, orto. forag~i, .,~·cali, stalla, poli.ii ,;, :1h•cure ,1. q1iu. le due fabbriche: Rimon (~-•"· i,1•n·t.. alimentari) e Matùr (apparc\i– chi di irrigazione), ferreria, falc~n,1• mcria, fonderia, sartoria 1 calzoleria,. rilegatoria di libri, indusllia albcr• ghiera (il convulcsccnziario). 1n 21 anni. Da 40 anime nel 1928 a 1640 nd 1949. 550 bimbi nati qui. 9 gruppi· di novizi educali, numerosi gruppi di compagni d 'alt.re com1..mitìt pili giovani accolti e prepnrati per il lo• ro lavoro ad Aslug', a Kclta, a Bli– du, a Rcgavim. !Parlecipazione al Fo– sch, al Palmach, alla B1·iga1a, alla. missione, a Zavì1 Haaganù le lsracl. 21 anni. Clrnluzismo. Necessitù di trovare nuove vie Il clru/11::.ismo (lavoro comunitario) è una sostanza che circola nel nostro sangue. Solo con questa sostanza po· tremo super.ll 'e altri ostacoli. Anche quello del lavoro ~alariato: perchè– no? Sinora il. kibbuz aveva storto la-. bocca <1uando si trattava di accoglie– re un gruppo difficile: famiglie con digli, persone con gE:nitori. Ma oggi ognuno che viene è« difficile», è, uu materiale pcsunle: uon sono pili gio-

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