Volontà - anno IV - n.4 - 15 ottobre 1949
re, Il termine « dgidità » deve esse– re preso alla lettera; è mediante In -contrazione dei suoi muscoli 1 parti• -colarmenle attorno ai suOi organi .sessuali, col trattenere il fiato e .,j. miii, che .il neurotico si costruisce un 'armatura contro la viacevole <.i'• -citazione sessuale. Consideran<lo l'enorme 1rnmero di neurosi esistenti nel nostro tempo, è ,ov"io che i I dr. Reich non creda che la sua vcgetote;:apia possa essere ap· ,plicata u tulle. Ma ('~li ha dato p,:1·- 1icolare importamm allo ;i"iluppo <li una J>rofiiassi c/el[l' neurosi. La sua esperienza nelle cliniche ,Ji igiene ..sessuale, le slalistic:he raccolte nelle .riunioni di massa e 1,ci gruppi di gio• \'ani, lo hanno convinto che la situ,1- ;zio11c richiede 1c cst.esc mis11re socia• li. JJf'r lt, pre1,-e11zio11c delle neurosi >>. '[ ~uoi suggerimenti pratici sono mol– to i11tn('ssanti 1 ma ò impossibile par• larne qui. Basti sapere che il dr. Rei– ,ch sente la necessità di una compie• :ta libcra?.ione <lella sessualità dei ra– gazzi e degli adolescenti dall'oppres– .sione della famiglia autoritaria, del– la chiesu, della scuola. Egli desidera ,•edere l'adulto liberato dal matri– monio e dalla moraliti1 t:ompulsiva. Desidera un ritorno alla vita istinti– vu. alla ragione, che egli i<lcntific.1 -col sapere che 1< ciò che è vivo è i,1 ·è stesso a11che ragionevole». Questa libertà del l'amore, del la· voro, della scienza può essere olle• ,nuto. egli pensa, in una « democra– zi" del lavoro, ci.oè j,11. una dcmocr<t– zia bas!IL<t sulle,, orgu11izzC1::ione natu– rale del processo del lavoro ». In che modo a <rucstn democrazia del la,•o• :ro si possa pervenire, e quale forma possa prendere 1 rimane ancora piut· .tosto vago, rna non vi è dubbio che "ssa saril una società libera. « ll com– portamento morale r,at11rctle prest,p• />OIIC la libertà del 1»-occsso scssuc,. le naturale ». Ed ancora: 1< Il J>Otere sociale esercitato dal popolo ... 11011 ,liverrà m<(ni/csto ecl effettivo si11u <i che il. la1,-oro la pro– d11::ior1e le mC1sse di. popolo che fo- 1,·orano non sc1ra11no cliue,wte psiclri– canicnt.c indipendenti, Cllpaci. di as– sumere rcspowmbilità pienct della lo– ro esisMnu, sociale •. e e<tpuci di tlt•· Wrminare da sè r11ziorwlm..e111c le lo– ro stesse vite ». Se il dr. Rcich avesse l)Olulo assi– stere alla formazione delle collettivi• tà industriali ed .agricole in Ispagna durante la rivoluzione è probabile che la sua ◄e clcmocr«zia del luvoro » av1·chbc preso una formil pili concre– ta. Sembra anche che egli consideri lo svilu1lpo dcll'inclustr"ia come un fattore nella emancipazione sessuale dell'uomo. A11chc questo ò molto probabile, do\•uto alla sua mancan• za di notizie su paesi agricoli tali come la Spagna e l'I1alia, dove le neurosi ,,are siano cl i gran lunga mc• no numerose che nei 1>.1csiindll)!lrht– liz7.ali. I soli esempi 1>ralil'i che egli dii di 1c comJ>Orturncnto ge1111,i11ament.e d,,. ,n.ocrntico >) sono i (( comitttli <1mmi- 11is1rativi del /m,-oro » (labour mana• gcmeul cornmittees) negli U. S. A., nelle aziende in cui i la,•oratori par• 1cdpano all'ammi11is1 razione della produzione e dclht d islribuziouc. L'esempio è poco felice: è vero che i la\"oratori condividòno b rcsponsa• biliti'.1 amministrativa, ma essi non sono padroni di se stessi. Il capila• lista '"i C scm1Hc wcscnte e può im· porsi sempre ad e~,;:. 211
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