Volontà - anno IV - n.3 - 15 settembre 1949

lJianco) il più spesso uno <lei due do• minu l'altro e si manifosta solo uel– b t·ostituzioue <lei t:Orpo vh·ente, il soma. Se un c:.1ralterc è dominante (co• mc il colore grigio nei sorci) l'altro t•arullcre si dice rcccssi,•o 1>erd1è sm– sislc nel 1·romosomo e può ricompa– rire in una generazione seguente. Co– si dal matrimonio <li due son·i grigi pub nascere una certa proporzione di ,.:on·i biuud1i se quelli grigi erano !!ÌÌ1 <li razza mista. - Quando uno sperimentatore pren– de 1lella 11i1lura degli C!!-serivi\•enti non può subilo sapere se sono di razz:i pura o mista (per un <lato ca– ratiere). Bisogna ch'egli osservi un numero grande di dist:en<.knti in due gcuernzioni almeno per ~apere se si trall:.1 di ruzza pura, oppure bisogna forc unn selezione in una <lie<:ina di generazioni per essere press';i poco sieuri di aver separato due razze mi– ~tc e di averle rirnndotte allo stato puro. Ciò signifira d1c il genetico deve fornirn il lavoro di luni;:hi :rn· ni per avere un materiale ~tilizz:1- bile di esseri vh·cn1i, e poi, deve la– ,·ornre su un grande numero di e• .;pl'.rienzc, fare delle ~tatistif·he pel' ,;1t1bilire le leggi dell:i t·ombinuzin– ne <li diversi carulteri. Le ,;tatistiche :"0110 lauto pili si<·ure quunlo più si fonduno su uu più grande numero di osservazioni. Morgan e la sua scuola in Amcri- 1·a hnnno incominciato lo studio dcl– i:. genelita su i mos<·eriui dell'are– tu l'he Si riproducono presto e ab– liondanlemcnte e non han110 che un numero picc·olo di uomosomi. (8 in ogni cellula mentre la spec·ic u- mana ne ha 48). · L'osservazione di diccine di mi• lioui di in<lh idui-mo.sccrini dal prin– ci1>io di <1uesto secolo ha permesso alla St"uola di Morgan di stabilire le grandi leggi dell'eredità, ed in particolare di stabilire lu lista dei caratteri indipendenti (alloggiati in due cromosomi distinti) e quella dei t"Uratteri legati insieme (localizzuti su uno stesso cromosomo), J'e1·cdi1à del sesso che è ugualmente legata ad un cromosomo, i caralleri leg:.1ti al sesso ehe sono contenuti dal cromo· somo sessuale. H1111no potuto, osscniaudo ccce– zion,tlmente la separazione dei due carallcri di solito insieme, dedur• re t"d in seguito osservare che tra due lTOmosomi qualt·he,·oha può esservi uno scambio <li sostanza; continuan– do ad c;:servurc questo scambio di sostanza t"romosomic:.1 hanno, final– mente, potuto sh1hilire una ,•era car• la lopogr:ifìc11 dei nomosomi del mo• s,·eriuo, mostrando quale punto di ogni cromo:-omo conteneva quel ca– rnllere. Hunno osservato numerose u:mt:1zioni · sponlaut:e di caratteri. ,·akolulo la fre<1uenza di <1ueste .mu– tazioni e studiato i fa11ori esterni (co· me i raggi X, i raggi UV, gli agenti ,·himi1·i e<T.) che rendono le mula• zioni pii1 fre<1uenli. Si tratta, dunque, nella genetica elaborala da ~fondei e dallu scuola di Morgan, di un corpo d1 dottrina fondalo su un lungo la,,oro d'osse1·• ,azioni e di esperimenti in cui i fe. no,neni dell'eredità studi,1ti statisti– t·,11nente su un grande numero cor– rispondono alla prohabiliti1 ealt:olata sulla base dei fenomeni cclluluri: l'osscn•aziohc dei cromosomi nel l'Or– so della dh 1 isione ccllulure~ la m:t• lui-azione delle cellule sessuali. la fecondazione e la segmentazione del• 167

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