Volontà - anno IV - n.3 - 15 settembre 1949

esprimono fredclamcnle o con passione. S0110quelli gli an:m·hici:' Che cos.1 ,j si farà? Egli aspe11erI1 l'azione l 1 e11tusiusm<i, per delle settimane intere. •Sarll <lispernto di essere deluso, di non trovare quello che si aspettava. Il gruppo ,·ive una , ila comoda, una vita di sicurezza. Non può più fuggire u se stesso, ;.t tutte le sue esigenze: nonostaule tutta hl libertà che gli la1wiu il gruppo, ridh·cnta prigioniero di ~e stesso e delle sue insodisfazioni. Si potrebbe cifre che psicologicamente è fallito l'avvio. Bisognerebbe lar ~entire ai giovani, cou i fatti, che la ,•ila dell'anar• t.:hico è l'oppostç, delJa comodità e della sicurezza. Invece, il nuorn tipo di militante (a parte le eccezioni) vuole conciliare una vita materiale normale, una ,·ita jntellcttuule interessante, unu vita ,iffettivu priv11tu, con una vita di 1nili1ante. È il tipo esigente c:hc non si abbandona ul suo ideale, che 11011 è simpalico ai giovani pen:hè non vengono aiutati da esso a sb;iruzzarsi del proprio egoismo e dei propri <lubbi. Su un altro piano: il gio\'ane anarchh;o è spes ..o respinto dalla famiglia~ e in officinu si sente escluso percl1è solo i grandi purliti vi sonp rnpprescn– tati cd è spesso solo :a sostenen'i le sue idee. Nonostunte il suo amore, è "pcsso considernto d:1i suoi compagni di l11,,orocome il nemico, il tradi"torc. :>i sente soJo un po' O\'unque. Passa da\'auti ai balli che non l'intere~sano pili, \•ede i gio,·ani spor1ivi 1;on i quuli 11011 hu più nienlc in comune. Si i,e111c solo mcutrc ha un bisogno cosi forte di essere in uu gruppo. Vorrebbe 1·hc il suo gruppo anarchico compensasse lo shock d1e lrn prodotto in lui tiuesta separazione da tulli. Avrebbe bisogno di .-:.entire nel gruppo 1·a1mosfera umana e calda che fo tutto dimenticare. Vorrebbe amare il suo gruppo con tullo l'umore che è rimasto in lui inutilizzalo, inutilizzabile ul– trove. Ed ancora unu volta suril deluso da questo gruppo in cui le discussioui, pc.- quunto intercssunti si;ino, 11011 neauo quei legami t.:hc unist·ono salda– mente e che portano lu pace. Infine questo gio,,ane esigente, appussiouato ha bisogne, di creare, di reulizzare, d'agire. Potrebbe farlo in un gruppo do,•e è libero. M,1 quando hanno stimolato la sua iniziati\ 1 a? Quando gli hanno fallo prendere co– scienza delle sue possibilità? In nessun momento, nè nella famiglia, nè nella scuola, nè nel panito. Nel nostro movimento c'è iuteru libertil d'azione, ma è incapace <li utilizzarla, anche pcrchè si sente inferiore ai militanti pili ,·ecdti e con pili esperienza. Che facciamo per aiut;1rc questi giovani? Come non t'.rediamo al passaggio brusco di una società autorir-.1ria in una libcru, t·o~i non possiamo cre_dere che l'adesione alJ'anurchismo di un giovane edu- 1..·atoin un regime autoritario possa portare automatit:amcn1e 11duna sua profonda evoluzione verso I.i liberlit cd il senso di responsabilità. Si im– para ad agire Iiberamcnte e lo si impara tanto meglio quan10 pili si vi,,e in un gruppo in cui c'è l'ei,empio dell'iniziativa, in cui ri si può integrare alle alliviti1 del gruppo, in cui si è aiutali. in principio, ;i lavorare senza dirci• tive di par1ito e senza obblighi. Se 11011 aiutiamo i gio,·:.1niad assumere delle responsabiliti'.\ noi rischiamo di perderli, perchè essi non ,·engono da noi per discutere. 154

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