Volontà - anno IV - n.3 - 15 settembre 1949

Gli intcllcltuali, in soprannumero in tutti i rami: arrivano alla IÌnc dei l11roluughi studi per utcorgcrsi che ci sono 1roppi diplomi e che non avran• no diritto che a un lavoro di routine. li periodo in cui gli studi permettevano un.i vita di hworo intcres~anle e nria è finita per molti. Il l:woro a catena e la meccanizzazione hunno raggiunto anche le così delle J>rofessioni intel– lettuali. E dopo gli anni di studio, t·hc sono anni di speranze per i privi– legiati, la .delu:;ione è spesso dun.1. 11 lavoro nelle grandi ciuà si fa veloce– mente. L'operaio ull'officina, il funzionario nel suo ufficio, il medico nel bUO gabinetto, l'ingegnere J,1, 1 a111i alla suu macchina: tutti hanno fretta. So110tutti le ruote di una società che ha fretta di produrre, <li creure. Non ci sono contatti wnani: che si tratti di bulloni da av\ 1 itare o di malati da visitare, l'orologio cammina, la maccliina è i11 marcia e de,·e conservare il suo ritmo. Le folle s'in~oHano nei mezzi di trusporto, corrono per partire in orario~ ed ÌH mezzo a questa agilaziouc generale si dimentica di penso1re e di chic• dersi che cosa si è. , Questa eRisLenz11 11011 è soltanto difficile e instabile materialmente: è sprovvista di vita affettiva. Le coppie si .ritrovano la sera dopo una giornata di lavoro faticoso e la serata è spesso destinata ai la,·ori di casa. Noi dsentia• mo tutti dcllit Jnam..:anza di tempo per distenderci. La sessualità, l'amore, l'amicizia, tullo è perturbato da questa vita che è concentrata sull'indispen– sabile1 e ciò porta delle conseguenze serie sull'equilibrio dell'individuo che, a forza di rinuncie, finisce per non ritrovursi pil, e risentire l'amarezza di que,sta insodisfazione accumulata. A questo bisogna aggiungere la nuova educazione dei fanciulli. Dopo l'u!tima guerra, i genitori, spinti dalla loro stessu insodisfazione, secondo le loro possibilità, vogliono preparare una ,,ita cd un a,,,,enire migliore alla loro progenitura. Essi hanno sofferto, sono stati insodisfalli. Bisogna che tullo questo sia risparmiato ai loro figli. li bambino è molto pili viziato di una volta. Lo Stato stesso i, demagogicamente favorito l'infanzia in tutti i paesi con le facilitazioni dei•viuggi, le colonie di \·acanze, i centri sporli\'i, di ;ioco e di studio. Nella famiglia, i genitori assenti da casa, presi da troppe numerose 0t·– cupazioni, non chiedono sforzi ai loro figli perchè chiedere uno sforzo già si– gni.fìca fare uno sforzo troppo grande. Si contentano <li comperare l'affetto dei loro figli con dei giocattoli o dei dolci, senza preoccuparsi del lontano av– venire. L'educazione si fo come il resto: giorno per giorno, perché la SO• cietà attuale non permelle di pensare all'avvenire e sulla bocca dei geni– tori tro,,iamo spesso <1uesta frase: soffriranno ben troppo presto. Il periodo sçolustico, la protezio:1e materiale della famigli,1 prolungata, osta1:olano il senso della responsabilità quando questo s'impone. L'adole– scente si rilrO\'a con tutte le imodisfazioni dei genitori proiettati su di lui e le sue proprie create dall':1~mosfer:.1 di facilità nella quale C stato cresciuto. Quest'c.~ucuzione è risen•ata alle classi medie, ma ha la sua importanza se si constata che i gio,·ani pili tormentali, quelli pili inc,1paci di trovar~i 150

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