Volontà - anno IV - n.3 - 15 settembre 1949
scgucm.c politiche e sociali attrn, er so inllu~ai psicologici - duto che <1ue– sto è proprio 1·elemento fondamen- 111lc he di, ali~ religioni positive un \:1lorc .etorico e, come tuie, concreto. Si può negare <111el dio della tcologiu proprio per l'insufficicnzu dclia k– df a furto esistere e per In manche– , olezza vizios~• delle dimostrazioni; ~i può compiangere il dio di Rousseau o llucllo di Mazzini; ma ciò non in nome dcll'alei!.mo e: ben in1eso. 11ca11d1e in nome di un altro teismo o dei ..mo pili puri. Soprattutto però nelle religioni bi– sogna comballere l'apparato, l'istitu– to, l.1 organizzazione che ,,uol huro– c-ratizzare anche la vita dello spirito (questa p:u·ola per noi vuol dire: lu parte pili intima di noi stessi, che av,•ertiamo come coscicn:a) oltrech(· quella del corpo; poichè è certo che neanche in nome di dio ci si può to– gliere la libertà integrale alla <1ualc aspiriamo. In relazione a una ,·alutazione sto• ric11della Chiesa si possono accenna– re, dopo la precedente critica elimi– natoria, alcuni aspe1ti specifici deJla nostru posizione di lotta antireligio– sa. Primo nel campo morule, dal mo– mento che noi abbiamo una morul,: imperniata sul principio della liber– tà volontaria; poi n~I campo politi· co. pili ristretto, ma: m,turalmente. pila concreto. Valutazione storica d,lla Chiesa. Storicamente si può affermar que– sto: ogni mo,,imento innovatore d,c permei di sè i piìa intimi recessi del– l'organismo sociale, ha una fonciul- lczza, una gio, inezza e una ,·ccchia– ia pii1 o meno decrepita. l fenomeni religiosi, i1H1uadrati nella cornice storica, non , 1 anno e– scnli da <1ucsta legge, specie quelli che J.i munifcslano e che sono, ap· punto, la materializzazione in culto t! ugg1·cgHzionc di quel sentimento che ancor oggi ill((Uina gran parte <legli indh idui dell'umana 6pecic. Tanto dicasi <1uindi per la religio– ne cristiano-c:1ttolicu. La sua origine è un mo,•imento caotico, uno sprigicnamento di mul– tiformi esigenze psicologiche spesso cozzanti fra loro; origine poi - e (1ucsto le dà un pii, dcdso ::ig11ifi– l"nlo storico-umano - ◄·hc non data dalla predicazione e la rnortc del Cristo. ma che sprofonda le sue ra– did immediate nelb disintegrazione <lei pensiero greco-oricntn le e che nella cruciJissione del Cristo, idealiz– zata e resa mitic.·a e quindi suggesti– \"a - poichè Cristo non ,·a conside– rato come vero e proprio fondatore d·una religione alla stregua, ponia– mo, di Maometto - Iron1 un prele• slo occasionale; e s..arìt questo il ,,ernio mistico intorno a cui si com– piri1 la nudenzioue del futuro mo– ,·imcuto cristiano. Tale nucleazione non si s,·olge in senso centripeto !!e non in quanto ,•ince in gran parte la forza <·CntrHuga tielle varie ten-• denze differenziate nel culto, nella concezione, negli intcnt i immediati e lontani. Ma - quello che è pili importante - tale nucleazione si com·cntra ncll' istit11to. E questo, <1uindi che alti-aversa le fasi ,della fanciullezza, della giovinezza e della ,·ccchiaia sopra ac.-ceJUH1tc. 11 processo è !1-emplice. Prima esso è &olo uno sirumen10. 139
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