Volontà - anno IV - n.3 - 15 settembre 1949
febbraio 1929. Si h"attò in primo tem– po di equilibrio temporaneo. S'ac• cordavu la mistica foS<:isla eol l'.alC· chismo, il pri,•ilcgio d'un insegna· mento religioso obbligatorio nelle scuole con le preghiere <li salute pel re e pcl duce, con le preci per la ,,ittori11 delle ;:t:·mi itali:111c e con l:1 benedizione di gagliardetti bu11dicrc e cannoni. Poi l'equilibrio si ruppe e l'Azione Cauolicu, protellu dul– l'ombrn dell'alto compromesso, scon– finò poco a poco ,·erso liberti1 prc• ..unte, contribuendo anch'essa (oggi ne menu un fa,·ile vento) ad una mu• turnzionc ani ifuscista seppure a fo. vore di altri spiri1i reazionari. Quin– di. paseata ha tempesta di un tormen– toso ennesimo e inutile conflitto mon– <liale, per forza d'inerzia e per l'al– colo mancato di strategia, il Concor• dato ei... trnnsustanziò nell'art. 7 per rina.:cere a nuova \tita. Una \'Oh:1 Cli· Irato nel giuoco politico ne do,·e,•u subire le fortune. Se nesscro , into i 1·omu11is1ialle elezioni politidie del– l'aprile 1947, esso sarebbe stuto t·er– tamente ri,·eduto e 1..orretto. Ma, a– vendo "i1110i D. C. e dipendendo l:i politiea cli questi dulia morale 1·al• toli(•u e dalle direttive cnci('lit·:di e segrete, esso nou realizzu pili, nca11- d1e nppurcntcmcnte, l'c<1uilibrio fra Staio e Chiesa, ma incorpora lo S1:1· to nella Chic ..a. T:dc soluzione. i cui effetti in Ita– lia sono orm:.,i cvi<len1i, non è t·cr– lo !!Oddisfo,·cntc, anche se i Comuni– sti si sforzano di dire il eonlr:trio per non annnctlcrc i loro madornali errori. Il pre!e e la politica, Uno slogan ormai comune alla maggior parie degli an1icleric-ali di· cc: « / preti 11011 debbo,w fare della />ulitica ». Questi moderni go,•,•crsivi hanno rieaumato 1 senza volerlo, la teoria (·inqueccntcscu dclU « doppia ,·cri• 1i, ,1. Altra eosa è la morale religiosa cd ahra la morale poli1ica - dil'O• no. Si lasci ;:1i luit'Ì la ,·ura delle co– se inondane; essi si occupino sohan• lo della liturgia. A suo tempo an– clrcn10 da loro a for buttczzarc i no· slri figli. a unirl'.i in matrimonio ,:ol– la ragazza, a forci benedire qu:rndo sarcm cada,·eri; secondo il rito ri– spetteremo le domeniche e la Pa· s<1ua; ascolteremo i commenti e le Letture del Vungelo; ma essi non fac• ciano della politit·a. È <1uesto uno dei 1>uradossi del sc– l'olo XX. Su CS'-O si è impostata gran parie della propugunda pre-clcllor.ale elettorale e µosi-elettorale. E lullo ,·iò ha contribuilo e 1·onlribuis1·c al– la confusione. Noi dobbiamo essrr sinceri e non :ner paura di rimaner consegucnli ai pri1wipi che si profossnno cd ammct• lerc cose non grndcvoli eppur ne• t·ee'~aric. I preti h1111110 follo scm1>re cicli.a poli1ica e <·ontinucnumo n farla. E 11011 .i torto. Pcrchè d,e cos"è cti<'a, i·he t·os'è morule se non scicnz:.1 pra– tica d1e si oc<'upu di quegli atti del– l'uomo d1c si compiono in modo u– mano? E l'azione politit·a non si compie. anch'essa, in modo umano? Ne dcrh·a che chi h:a una morale a,•rà anche una spcci:de politica. Mi si dirà: b politica dei preti è cl:umo:;;a.Ed io risponderò dte è dan– nosissima pcl carattere mistico di cui 11iriveste. lf:crò questa 1·011111:atazione non ci può portare u una negazione c·on"ulsa e pi.1zzaiuola di quelle che 137
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