Volontà - anno IV - n.3 - 15 settembre 1949
soluto come regolatore anche della \'itu religiosa. Sono i 110s1ricomuni• sti, e forse anche socialisti, i quali con una lenta opera di educazione statale si ripromettono cli inculcare nel le nuove gcncrnzioni lo spirito religioso. Ma nou ci imporla delle loro finalità che dovrebbero conse– guirsi coi processi dialeltici delle contraddizioni. C'è questo: dal mo• mento che vogliono sottomeltere la religione allo" Stato, non solo si ri• foriscono al sogno di uno Stato forte e strapotente, ma si riferiscono a una Chiesa sottomessa alla ragion di Sta. to, ridotta ad essere uno « s1.r11men– tun1, regr1i » di pili. Ciò facendo, si viene :1d utilizzare della religione - di ogni religione - solo la parte piì1 abominevole: quella t·he o per un !fine pul'amente morale, o per un fi– ne servile, in vista cioè di un pre– mio o pena ultramondani, incuka nelle deboli coscienze delle masse il sentimento della rassegnazione dcli.i pazienza e dell'ubbidienza cicca. In definitiva, con tal soluzione, i privilegi dtc si 1olgo110 alla Chiesa \'anno tutti a vantaggio dello Stato, sin che si tratti di prh-ilcgi econo• miei oppure di prh,ilegi sul domi– nio morale dei costumi e dell'educa– zione. E cosi il danno, contro cui noi combutliamo, non s'c,•ita; muta soltanto spoglie. E il problema in tal modo impostalo acquisla un valo– re giuri<lico-statale che 11011 ,·i in– teressa, non ci può interessare, Sp<'· cie quando, come oggi, in epoca di assolutismi di dcstr~t e di sinistra. più s'impone mettere a fuoco il pro– blema individuale e (•ollettivo della libertà non in rapporto allo Stato, ma contro lo Stato e senza lo Stato. 136 Stato e Chiesa. C'è chi vuole, d'altra parte, la « libera Chiesa iu libero Stato'». Questa formula implica fondamen– talmente una distinzione tra potere spirituale e potere temporale e, in piano di re.llizzazionc, un Concor– dato. Ma, innanzi tulio, è possibile una -distinzione pratil'a e non soltanto teorica dei due poteri? Certo no. 1Poichè quando si parla di potere bi– sogna riferirsi all'oggetto su cui si esercita la potestà: all'uomo; il qua• le 1 per lu sua parte, costituisce quel the di spirito e quel che di corpo t·ui i due poteri agognano; il quale è i1m·indibile nella sua indi,•iduali– tì1 e non si sdoppia per darsi, dicia– mo così, corpo ,dio Stato e ... anima alla Chiesa. Si spiega con ciò come essi - Chiesu e Stato - si gettino !-!U di noi con zoologicu avidil:1 per possederci in esclusiva cd interi. Ed allora (:(;Co... il Concordato. Esso non ra che ,,eJare una guerra continua, rivestcu-:lola del mantello d'alt,, diplomazia. Può dctermin.ire un e<1uilihrio lempornneo fra S1a10 e Chiesa, w,a corlt'ordia d'intenti di mezzi e d'interessi, ma 110n a lun– go; e tale equilibrio oscillunte è sem– pre una porta aperta a due prohu– bilità: o ,·he lo Stato si risolva nella Chiesa, tornando così al Medioevo, o i·he 111Chiesa si risolva nello Stato. In ambo i casi l'assolutismo viene ad assumere carattere polilico-religioso, rcligioso-politi(·o: sintesi, queste, in c·ui niente si perde dei <lue clementi costituti"i, trallandosi o di dittatura– tcoeralica o <li teocrazia-dittatoriale. Non bisogna dimenticare il tipico ca::o del .Putto Laleraueuse dell'll
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