Volontà - anno IV - n.2 - 15 agosto 1949
tura umana e chiudere gli oechi da– vanti all'esperienza universale per non comprendere questi fatti e non rnpire che è assolutamente necessa– rio prevedere un limite all' insieme del cqnsumo. lMa è necessario che questo limite contrasti, il meno pos· sibilc, con la libertà. Ricerca di una soluzione.· li problema della distdbuzione ci appare, dunque, legato non soltanlo ad una tecnica di ripartizione, ma anzitutlo ad Wl principio di diritto che ne condiziona le modalità. Per– chè non soltanto da questo princi• pio ne deriva una pratica più o me– no grande della giustizia o dell'in– giustizia, ma una ripercussione im– porlante sul terreno dell'economia pura. Queste due ragioni hanno fat- 10 cercare, a più riprese, a certuni dei nostl"i teorici che si sforzavano di porre i problemi pratici dalla rivolu~ zione, delle soluzioni transitorie, Nel 1921 ebbe luogo in Francia una eonfercnza anarchica internazio– nale per celebrare l'anniversario del– la dichiarazione di Saint-lmicr, in cui i delegati federalisti della Prima Internazionale avevano dichiaralo, di fronte al centralismo di Mosca e dei suoi amici, che il primo dovere del prole1ariato in rivoluzione sarebbe la soppressione del potere politico. In questa eonfci:cnza, Malatesta di– chiarò, con grande Sorpresa degli u– dilori, che bisognèrebbe, forse, nel primo periodo della. rivoluzione, prevedere l'impiego del danaro sen• zn il quale ci sarebbe da temere che i· contadini• rtfìutassero di approvig– gidnare le città. Ma per le cillìi stes- se, Malatesta, partigiano <lei « libe– ro cspcri!llcnto )) pensava che si po- 1rebbc evitare l'impiego di ogni fat– tore monetario. In realtà, se ru bene che i I no– stro compagno avesse il coraggio di non chiudersi nel tradizionalismo, anche se anarchico egli aveva posto· male il problema. Anzitutto perchè in un periodo di crisi 1 i contadini non vogliono della cartu monela sva– lutata e che si svaluta ogni giorno pili, come accade forzatamente nei periodi d'instabilità politica, ccono~ mica o sociale. I contadini russi tap– pezzavano le loro vcllurc con i rubli svalorizzati. In situazioni tali si ri– lorna al baralto: merce contro mer• cc, Inoltre l'economia delle città e della campagna sono troppo intima– mente legate ~ del resto molle cit– tà di provincia sono nello stesso tem– po semi-ciuadine e semi-contadint> - l'economia di un paese moderno è troppo unificata pci:chè il sis1ema degli scambi si~ multiforme. · Recente.mente, Roeke.r preconizza– va l'applicazione del coJlcttivismo per il tempo in cui i prodotti man– cherebbero per essere consuinati ab– bondantemente e la coscienza indi– viduale non avrebbe raggiw1lo il grado necessario per Ja pratica del I ibero t.:onsumo. Benchè abbia avuto occasione di dirlo è indispensabile ripetere que– sta verità essenziale: il ('omunismo non implica nè la ricchezza nè la po– vertà, implica l'uguagUanza ccor10- mica .. Che ci sia molto o poco da di-. vidcre, dei vestiti di seta o dì cotone, del semplice pane o degli. alimenti raffinati, si divide equamente. In
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