Volontà - anno IV - n.2 - 15 agosto 1949

alco e 1·omunquc non ammette di di,•iclcre con la mae.:hina c111toli1:ail suo potere). 1Fa11a la scelta, l'azione <t spirituale» della Chiesa dove,·a e 11 • trare nel gioco, insieme al Piano Man,.hall ed alle combinazioni degli Stati muggiori occidentali. E ei si rende analogamente conto delle rngioni per cui nè i foscisti nè i nazisti hanno :nuto al lcmpo loro l'onore clellu scomunica. Eran avversari, ma non aggrcclivauo la Chiesa a casa suu, dov'essa quindi si scntivu tutlavia invulncrabilc 1 e capace di domarli alla lunga (•on le sue ;1l'li in Gennania. Roscnbc-rg ,·ostruiva il 1:ulto degli Dei pagani, ma (( ri– spcltava >>il vice-Dio cli .Roma. ù\tussolini, il vecchio bestemmiatore rnma– gnolo, pretendeva che i preti bcuedisscro i suoi gagliardeui, ma anch'egli garnntiva il permanere dell'« ossequio» popolare \erso di loro. Ambedue rit·onosce, ano alla Chiesi, cattolica un « d irillo eS<:lusivo » ucl suo t"atnpo. Sl'ppur<' cercassero di lirniturlo. Che importava dunque che br1stonussero dap;>rima e Ut"cidcssero poi gli uomini migliori dei loro popoli, inclu:,i an– t·hc ah·uni tra i eattoliei migliori? Che importava se, poi. mette,•:1110 i loro popoli sulla tragica via della guerra? Che importava, infine, :,C nella guerra 11011 ri:,peua,ano nemmeno le miuime regole dj tutti i carnefici, se ucci– de,ano coi gas gli abissini quasi inermi, se bombardavano •·ittà indifese. se l,rueiu,ano nei forni gli ehrci dcnuduli, se dappcrlul.to violavano le .anime forzando gli uomini e donne a divenire servi, servj stupidi e fcrot:i? La Chiesa era ISah,a: anzi, nel gran hunchcllo in cui le ,spoglie della stupidità e della fcrol·ia \'enivan consumate dai briganti vincitori, essa s'assieura,.a via via la sua parte. Ed era una parte CO!~picuatcome in Italia ("011 i Patti <le-I Laterauo - sacco di denari e di privilegi con cui il fascismo ha pagato ruc:soluzionc elci suoi misfatti. I (·omuni'-tÌ, irn-eee, son ben altra coso. È un'altra Chiesa, innanzilutto. and1e se si i'l1iaman Partito. Han sopra di sè un altro Pa1>a, anche se parlan di democrazia. Ed ancbe se si fingono concilianti in tanle occasioni. es~i han falla propria la regola polilica della Chiesa: la quale t·hiedc libC'rtà P'-'r tutti do\'C ad essa non ne è concessa alcuna, chiede moggiorc liberuì per s(' appc11a il Poter(' ha ,·rdulo quall'he poco, esige e si prende inlf:me libt•rtà solo per sè - come unÌ<.·aporUltrice di verità - appena abbia nelle sue !41cs!3cmani il JPot.cre. Affinitì1 •.:o~ito1nli non consentono <li ,·cnirc a patti: ,•ia le o ,•ia io è la sola strada pos!3ibile. I (·omunisti in Inghilterra o in Amc– rit·a. clO\'r non t·ontano nulla, aon paladini della libcrlÌl dei negri, paladini della libertà di critica, 1>aladini della pubblicità per le ricerche atomic·hc. libnlari insomma tra i più damorosi. In Italia ed in Francia, ora che non spera11 pii, di comandare. chiedono a gran voce libertà per sè, offesi C'he nessuno s'aneda quanto sono perseguitati cd oppressi. Ed infine, dovunque il Potere sta nelle loro mani, a modo loro essi «St"Omunic·ano>lchiunque in– trald il clomrnio esclusivo della gang dei dittatori. Esempio primo gli anar- 1·hid russi dC'portati ed uccisi dalla controrivoluzione bolscevica. Escm 1)io nii1 illuslrc Trotzki, 1>romos110 bandilo lradirore venduto allu borghc.sia ap 111.•11.1 rsò atteggiarsi ad ercliro, cd infine m·ciso sebbene non ~ul JOL'C'L E~cm– pin ultimo Pctkof. andi'e!:di c·anagli., ~pin tra'11torc ,·encluto :,I <·~pit1li~nw 66

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