Volontà - anno IV - n.2 - 15 agosto 1949
La polemica contro l"intelligenz.1. c1uando ,,iene da sinislra e si lirnit.1 nlla parola ed alla penua 1, ri\·est.– .:-pc~so la forma di un « nrgurncn!.um ad homincm ». Questa forma anzi è già quasi diventata un sistema. La destra non ha bisogno di solito di scendere sul terreno della polemica; esercita la sua azione forte del prc• dominio economico specialmente per mezzo del controllo dclb stampa. La sinistra dunque si rivolge all'in– tellettuale e gli dice press'a poco co– sì: << Tutte le tue idee, le 1ue preoc– cu1>azioni. i soggetti che studi, le conclusioni a cui giungi e persino il tuo "tilc sono condizionati dalla tua posizione economica. iDcri\"ano dal fotto che ti sei potuto dedicare a cer· ti Slucli: a certi sviluppi di scnsibi– liti1 e cli pensiero, perchè hai potuto usufruire di certi mezzi, di un certo raccoglimento e di una certa tran· quillità. pcrchè ti sci ritirato dalla lotta sociale, dissolidarizzato <la quanti soffrono e combattono. dal– l'arena politica O\'C si decide della giustizia, ove solo è possibile mo– strare 1~ propria partecipazione al dramma cd alle aspirazioni umane. V"è di più. Quartto scrivi, ogni tua opera d'arte e di pensiero, ogni so– gno o sentimento o fantasia a cui dai corpo. originati fuori dalla lotta so– ·<'ialc. non possono aver per effetto che <l'indurre ahri a dimenticare, ad appartarsi da questa lotta. Son tan• te energie quindi che rubi all'arma· ta del riscatto ed è solo la cla--se al· tualmentc al potere che di ciò può hcnofì<'iarc. Distraendo dalla lotta di <·la~se (•onfermi l'altualc oppressio– ne tli classe. Sei quindi un traditore, un borghese, un difensore clell'or<li- ne capitalista, un ncn1ico della clas– se proletaria >>. L'argomento fila dritlo. esatto nel– la ~ua logica e nelle sue conclusioni . MU che ne è delle premesse? ti!: che nou tocca alla politica, bensì all'in– telligenza, il preoccuparsi di prcmcs. se. Xclla lotta fra politica e intelli• gcnza la politica non è pili sul suo terreno cd ha perso la sua battaglia se si lascia pt·cnclcrc a una questio– ne cli principi, ad un esame di pre– messe. Il suo metodo è lutto dcdutli· vo 1 è lutto assiomi, postulati, teore– mi e corollari. TI materialismo sto• rico, opera in parie d·indaginc nei l:n·ori di Carlo Marx, non è pili nel– le mani di chi si dice seguace fìUO che una geometria euclidea. Lo si può chiama,·e scienza e filosofia: cli follo è quanto vi è di più contrario alla .scienza cd alla filosofia, è dogma e catechismi. Le sue premesse che non vuole questionate sono cbc l'in– d Ì\ i-duo non conta ma solo conia la classe. d1c l'uomo non J1a altro de– stino che di produrre c amministra• re la ricchezza, che uou v'è libCL'• IÌ1 dell'intelligenza, 1·hc non ,,'è etica indipendente dalla 1>olitica, che non \ 'è verità che nella 6toria non s·in– ~nisca e .scn·a unicamente a fini sto• riti, clic tutto infine è rig-idamcntc temporale. Naturalmente, poi, il mal.simo problema della filosofia. quello della validiti1 e dei mo..·ii del– la conoscenza, la percezione del mi– stero cd il continuo conlatlo con es• so, gli sono completamente estranei, ('d, aggiungiamo, incomprensibili. Vero è che l'uomo d'intelligenza per occuparsi di simili problemi dc,·c beneficiare di una certa libertà eco· nomica e ritirarsi parzialmente, tcm• 101
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