Volontà - anno IV - n.2 - 15 agosto 1949

unicamente per poter entrare nella Camera dei Lords a rappresentare il 1ParLiLo,che vi è sempre in minoran– za. Ma oggi non vi si pensa più, da– lo che si aceetlano tutti i titoli, anche quelli che non hanno alcun peso po– litico (da cc sir>> in giù), e Lolle le decorazioni dei vari Ordini che son la gioia particolare d.i tutli i carrie– risti. Oggi la didsione tra i capi cd i gregari è divenuta così acuta che non può più risolversi. L'operaio della fabbrica vede i1 funzionario tradtmio– nista in una classe altrettanto sepa– rata e distinta quanto quella del pa– drone. E nelle industrie nazionaliz– zate non avverlc HC$Suua diversità, all'infuori del fatto che lo Stato sta formando una nuova classe di pa• droni, spesso addirittura ident,ica nelle persone con quella antica. Da cui l'insorgere del grido di << con– trollo operaio l,, che se si pòrta al– le sue logid1c conclusioni implica il rifiuto di qualsiasi autorità. È disgraziatamente vero che oggi il mutamento nell'azione del Gover– no è così minimo che solo le parole (·ambiano. Per ciò ,molte persone, an– che assai intelligenti ma senza me- ' ~7::::n:l:u 1 ::d~~e 8 \~;!~u~: 1 jii~:~:~:: tra i ,J.~artiti Socialisti e Laburisti da una parte ed il 1 Partito Conservatore \ dall'altra. Di fatto la diffcrerw..a è molto piccola se si confrontano le lo– ro reali direttive politiche. I con– servatori ammettono che tornando a 1 potere oggi non snazional izzercb– bcro nessuna delle industrie nazio– nalizzate - così come i capitalisti francesi non cercherebbero di porta– re <linuo,·o le ferrovie sollo il con- trollo privato, o il Governo di Roma non pensa a dare dinuovo le Poste ad un'impresa commerciale. I laburisti aprono la marcia, ma i conservatori li seguono: ed i primi son 6eri di qu('Sto fauo, il <1ualc invece mostra chiaramente che il socialismo è di• ventato l'avanguardia del capitali• smo. I socialisti stanno puramente razionalizzando le sue tendenze ine• vitabili ver:io lo Stato tecnocratico, facendo un foticcio di ciò che è in• vece wll:1 necessiti, di fatto e chia– mandolo Utopia. Chi guardi oggi alla politica in– glese .-Ji queslo tempo vi trova una quantilà di ,,uoti slogans, che non hanno alcun senso: i conservatori de– nunciano l'invadenza dello Stato con tale veemenza che s'immaginerebbe– ro anarchici, e i socialisti denuncia– no il capitt,lismo della « libera im– pre:ia >J fino al punto d'apparire an– d1 'essi quasi anarchici. Ma in realtà i conservatori non desiderano affatto eliminare lo Stato: ciò che loro im– porla è eliminare le rcstrinzioni im– poste per mezzo dello Stato sullo svolgimento degli affari durante la guerra, e conservate dal Governo la• burista << per stimolare lo sforzo di esportazione e prevenire il mercato nero >>. E nemmeno il iPartito Labu– rista si oppone in realtà al capita• lismo: ciò- che cerca la nazionaliz– zazione dei monouoli, con la con• scrvazione delle l~ro burocrazie. Il nocciolo vero del conflitto sta nel de– cidere se l'uno o l'altro-Partito deb– ba avere in mano il Governo: ed in questo essi si trov.ano a battersi su questioni che par abbiano un inte– resse più evidente: il razionamento della carne, le tasse, la sc!lrsità di alimenti, cd altri simili. 97

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