Volontà - anno IV - n.2 - 15 agosto 1949
2 LETTERE Sono più che mai deciso a ritenere. Tutto il mjo essere si rivolta contro quell'uomo che si è impadronito di un popolo e lo fa calpestare, sol perchè non s•~ rassegnato alle sue libidini dittatoriali~ Io non riconosco più in lui l'uomo, non riconosco in lui che il tiranno, il despota ehc deve rispondere delle lacrime de11e madri, dell'abbandono dei ,figli, ,del sangue dei caduti, dell'agonia dei reclusi, del silenzio e della miseria di tutti. Finchè duri la tirannia ogni ulteriore progresso è impossibile. Molti, impossibi1itati a spezzare le sue catene, o si rassegnano o disperano. Com– prendendo che la vit~1 è lotta e che l'Ideale di una piit armoniosa esistenza tra gli uomini è sterile, dove non trovi combattenti pronti ad abbattere gli ostacoli che si frappongono alla sua' possibile realizzazione, io accetto la lotta sul terreno dove il nemico la pone e, dopo rnalura riflessione, con anìmo tranquillo, mi appresto a fare uso dcl1_c stesse armi che il nemico ha usato per conquistare il potere e tenerci schiavi. Non v'è possibilità di scelta, Per essere liberi bisogna abbaLtere La ti– rannia. Per costruire domani un nuovo ordine in cui tutti possano godere i frutti d'el loro lavoro e liberamente esprimere il proprio pensiero, bi– sogna distruggere oggi tutte le ingiustizie che lo rendono impossibile. Per l'Anarehia si combatte. A1'"CELO SBARDELLOTTO Parigi, 27 Aprile 1932. • Eccomi per la terza volta a tentare. Sempre con la stessa fede e con la speranza che il frutto che sta maturando vada a beneficio dcll'wnanità. Sia propizio ai miei voti il nome di Garibaldi che i clamori di questi giorni non turbano nel suo sonno di mezzo secolo, Questa volta non si tratta di rendere libera la patria dal giogo straniero per farla serva della tirannia domestica .. Questa volta dobbiamo combattere per la liberazione di tutte le patrie dal giogo di tutte le tirannie, per la libertà completa di tulti g)j uomini. L'l vita a cui ci c;ondannano i monopolizzatori della ricchczzza e del potc1·c, non ha per noi che .sofferenze e umiliazioni. Ribelliamoci per di– mostrare che sappiamo essere uomini: combattiamo per liberarci e per liberare, indirizzando la storia verso la Rivoluzione Sociale e l'Anarchia. Io non chiedo agli uomini gratitudine o ricompense d'onori pel sa– crjfìcio che sto per compiere. Chiedo solo che quanti avranno compreso il significato del mio atto, ne seguano l'esempio. Viva la Rivoluzione! Viva l'Anarchia! Monaco, 30 Maggio 1932. ANGELO SBARDEI..LOTTO 81
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