Volontà - anno III - n.12 - 15 giugno 1949
gli occhi. Riscop1·cndo tP.,roudhon e Bakunin, questo profondo conoscitore dell'opera di Marx, à tro,•alo risposla ai pc:oblemi di oggi. e lo spietato "olumc che egli consacra a liquidare le illusioni del suo passato, nell'età <lei suoi primi capelli biunchi 1 è un allo di coraggio e di dirittura intcllet• 1uale, di cui bisogna apprezzare Lµllo il \'alorc._ Noi anarchici abbiamo da imparare molto da simili con"ersazioni,, e ciò per una ragione troppo mal conosciuta nei nostri ambienti: molto spesso, anche noi dobbiamo riscoprire l'anarchismo, cd in particolar modo la teoriu anar·chica dello Stato. La quasi liquidazione dell'anarchismo nel sin<lacalismo·ril'oluzionario, al principio del XX secolo, ha spe7.za10 le tradi~ioni pilt solide del pensiero proudhoniano e bakunista; ha sostituito questo pensiero con un « econo– mismo» a buon mercato che non era altro che un .marxismo ignorante di se ,stesso, imbastardi10 e volgarizzato all'Cs1remo 1 ) per reazione contro una 61oso:fìu concreta dcli.i ril'oluzionc. Da allora quello che fu offerto, sollo il nome di anarchirn10, dagli eroi della tribwrn: dai dialellici delle riunioni pubbliche, non era che l'ombra del grande pensiero vivo dei primi internazionalisti. Purtroppo questa sem1>lifìcazio11e opcraiolaista, capace di ispirare delle lotte ,,iolcnli, ma non di apportare una chiarezza qualsiasi nei cer– velli, è ancora diffusa• nei nostri ambienti. Ed è solo da poco che si è prospellato un ritorno alle "cri sorgenti della concezione anarchica -dello S1ato. · Questa concezione illumina la nostra situazione con una chiarezza quasi insostenibile; chiarisce tutti i precedenti storici attraverso i tempi, e lotte le analogie scientifiche nello spazio, in un modo potelllemenle rivelatore. Essa è veramente la fìloso'.fìa della nostra epoca e quella del– l'insieme de! divenire umano \'istu allra,•crso <1uesla epoca . ... Con un ~olo colpo essa riduce allo stato d'inciclcnle, di episodio cc• cczionale, il capitolo -della storia wnana, <4,e ha scrdto di punto di par– tenza a tulle le teorie storiche-politiche del marxismo. J\,fa è proprio là che interviene, dopo la tragedia del marxismo, il dramma dell'anarchia. Perchè sono finite le illusioni ottimisti concernenti il progresso necessario, immanente, inevitabile delle forze della libertà! Lo stesso liberalismo' borghese, con la sua fede nell'iniziativa individuale e nella proprietà indh 1 kluale, sernbrn un fragile feto alla derh•a, in un processo di aliena· zione generale, di ccn1ralizznzione, e d'i mistificnzione religiosa, in cui l'mnan'ifìi si dilJatlc da secoli e che tende alla definitil'a abdicazione umana! 1) Vedtre, per eiempi'o, ):i llia1rib:1 <li Mon:ille f'Onlro i\l:.1l:itrs;1aal Conires..o Anar• thido; lnterua:r.ionale <l'Am6ter<lam (agosto 1907). 590
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