Volontà - anno III - n.12 - 15 giugno 1949
Je\'a lavorare, e vi\'ere <lei proprio lavoro, al <1uale domandava soltanto quanto gli perrneltcsse di non morire di fame. Solo chi conobbe l'Austria e Vienna di quel dopo guerra può avere un'idea di quella che poteva es– sere la vita d'un intellettuale in quella situazione. Allora il suo grande dispiacere era che la grande miseria gl'impedi:-se di migliorare ancora le sue raccolte di d.x:umeuti, di arricchire b sua bi– bliolec•i. Ess:1 era ,·crnmcnte unica ul mondo, tanto per la qualità che per la <1ua11titi1 di materiale e rappresentava tutto il lavoro di uua vita: mano– scrilti, libri, opuscolo, raccolte di giol'llali, ehc egli era andato racc:o– gliendo, riguardanti il mo, 1 ime11to ~ocialC' di tutto il mondo, un cinquan– tennio di ricerche, di un uomo alacre cxl appassionato clic ave,,a avuto b po~sibili1ì1 di recarsi << sul posto>> a preudcre o a consultare. ;11111otarc, ricopiare ogui qualvolta ;n 1 e,•a a,•uto sentore di d()(;wnentazioni esistenti. L':1hbandonare quelle raccolte era demolire un capola"oro di pnzicnza e cli {'apacità. SauLillan era arrirnlo allora dall'Argentina, coll'intenzione di slabi– lirsi, per qualche anno nel centro dell'Europa, per studiare il movimento anarchico e mettersi in relazione coi .suoi esponenti, e con l'incarico di scrivere e tnidurrc per il <1uotidiano « L-. Protc-s1:1 » e <li compilare (<1uasi cou1plcUiP1c111r·da solo, sopratutto dopo la morte del compagno Enriqu" Nido) « El Supl<'mento :o, prima settimanale e poi <1uindieinale, che que– sto quotidiano pubblicava. Ct1n lui sovente si parl:n'a dell'opera rimar· ,·he\'olc del Nt:ttlau e dcll'impor1a11za della '-u.1 bibliotcc,1 e del pericolo che polc\:l correre il nostro .movimento, se questo tesoro un giorno, per una disgrazia qualunque, andasse disperso. S:mtillan mi parb,,a frequentemente di una idea che gli stava mollo a cuore. Egli ,•olcva per mezzo di una sottoscrizione so~tenuta particola;·– mcnte dalla t< •Protesta» e dalle Organizzazioni sindacaliste dell'Argentina fa('cnti capo alla }"'.0.R.A., e rivolgendo anche un appello a tunc le org:i– nizzazioni anarchiche e sindacaliste del mondo. raccogliere i fondi ncces• <:ari per installare in un paese da scegliersi, (si parlava <lella Svizzera, del– l'Olanda o anche di un paese Sud Americano) la biblioteca n,rCttlau, foecndo del suo creatore il dirctlore a vita e dandogli nel medesimo tempo i mezzi per il <·onlinuo :1rric:chimcnto della bibliotcea slcssa. l-e condizioni del Nculau erano particolarmente tristi, e il perdere l'opera sua e la sua biblioteca, per elci midi. era , 1 eramentc scoraggiante. M:1 d'altra pari.e si sapeva che egli stesso aveva fotto delle proposte ana– lo~hc ad una Universitì1 tedesca. Si parlò a di"ersi compagni di Franda cd altrove e si invitò il Nculau ;1 Berlino. dove allora egli venirn frequentemente, chiomato per la corrc– ziouc dei suoi suoi lavori o:liloriali presso i] « Der Syndacalist :o o dal San- 1illan stesso per le traduzioni cd edizioni .spagnole in corso. Fu durnnle una di queste visite che ebbi il piacere di conoS<:erlo: ,1uando Santillan, dopo avergli parlato dei suoi numerosi progetti di la- l4?
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