Volontà - anno III - n.12 - 15 giugno 1949
minimo. Se., come noi ìntetidiamo, tale rendirnento si i:aluta in termùli. delle volontà di libertà eh& ge~era, non in termini del rumore che fa o degli applausi che sollecita. Quincli: in alto i cu,ori. A Livorno, se anche v'è stato qualche disso11ante t.:oceche lw tentato· ìnua110 cli deviare i dissensi essenziali con attacchi perso11al.i, tutti si son resi conto che ui son problemi d'idee essenziali, e che occorre chiarirceli prima di pretendere che con idee comuni si animi una vera azi.one comune spontwiea., anarchiça, che operi per la libertà, con metodi di libertà. Ecco il merito del Congresso di Livorno. Es~ ha aperto il dibattito .m. pochi punti, in ciascuno dei quali la norma morale (anima dell« ,wsira azione sociale) si trova a coincidere con la nonna dell'efficien;:,a. pratica (ri– speu-0 ai fini di libertà che ci proponiamo). Du.e punti. cl'ori.eniamento: 1) Siamo noi per natura utt movimento a binario 1n1ico, o per 11011 :maturarci dob6iamo restare un movimento a b.ioari molteplici, cd in qnal– che caso senza binario? 2) È per noi, nel nostro senso, opera di pc.eeara~orie riuolu;;_ionc,ric, lo. grande politica, sul piano del.le lotte di ideologie dei ,eartili che mc,sche– rano i conftiui tra gli. Stati, oppure l'anti.politica., l'a;;ione sociale sul piano della viw locale e dei. fatti concreti che sono alla nostra portata? Du.c punti (e potrebbero ci.,serc molti di più) per le, prmica: 3) Il grnnde probl.cma. dei modi della propaganda, c/i,e, per noi non può far appello al gregarismo - da cui il rifiuto di grcm parte della tee• riica moderna di propaganda acni son do1,uti i successi dei E"rtùi, negativi dal nostro punto di visto. 4) Il. problema della carat.t.eri.zzazionc di. ciò che fc,cciamo, che non ci confonda con alt.ri ben diversament.c orientat.i. - ed in p«rticolare il di– stacco dal.la ideologia e dalla terminologia marxiste, per non rischiare an– cora di lavorare a preparare tmppe di pu.ntd all'esercilo che i marxisti ma.• m:n•rano per conquistare il potere. T..,aposizione del Gruppo cli. VOWNTÀ s1Lc1ue.stiprobi.emi è nor.a. Al– tri "" cominciato ad esporr.e la su.a, stimolatovi da noi. Ora è necessario che t,11t.1.i. d scuÌano, che ciascuno giunga e, sne conclusioni', che citi sa seri.-.. vere .le scriva, chi sa parlore I.e dica. E chi sa soltanto fare, che sono i più. faccia iecon<lo ciò che gli pore la verità, Nell'onllrcliismo v'è _posto .per rutti, quc,nti. in buona fede vogliono luvornre a modo loro per la liberazume daJl.'a11torità. V. 588
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