Volontà - anno III - n.12 - 15 giugno 1949

Provochiamo. organi:::iamo dappertttuo proteste. comi::i, manifesta• =ioni. Che tlovw1quc 1,i è ,mo dei nostri, sorga un grido contro le infamie della polizia: 11011 liti sopruso, non 1tr1 arbitrio passi sen:u che provochi uno 11Ca11.dalo. Non uno solo dei diritti clic la ld,ggc ci dà sfo lasciato viclare in silen:io. Uniamoci lutti. per la difcsc, 11rge11t.c, ìmmediatc,, SuWAgi1a::io11e del 20 mnggio affronta più largamente il 1>roblcma della resistcnzo fermando la sua nttenzione su tre punti particolari. [n primo luogo sulla necessità dell'organizzazione per promuovere azioni collctti\·e. Egli spiega pcrcl1è in Italia non si resiste: « In Italia non si resiste perc/1è manca lo spirito di coopcra;.ior1e, di associa::ione. L'italiano reagisce viol.entemente, troppo violcntement.e. alle offese pe,rsorwli fa.tra5li tfo 1111 suo pari; ma subisce supinamc,itc i soprusi tic/ padroric e le prepoteri:c del birro. perchè, ridotto alle sue S-Olcfor:.e i11di.uid11t1li. si sente im,potente a resi.sterc contro chi. può affclrrwrlo o i11- cttrcerarlo. e f,11isce roll'uccett(tr lri sue,, posi:ionc ed ctbit11Msi oi nwltral• 1<1mer1ti "· Perciò Malatesta chiede che gli italiani :q>prcndano i metodi dell'asso· ci:1zione, dell'azione colle11h-a 1 della solidarietà, del mutuo appoggio ed :-iffida agli anarchici il compito di creare le condizioni perchè sia po~sibile :111uare t(UCSla resistenza collettiva. Ma per far quc~to 0ttorrc che anche gli anarchici operino con serietà 1·on impl'gno. senza capricci e sen7,a improniisazioni. fnfolti Malatesta la– menta che: « Spes::,,-o gli. anarcltici sviu1i du ,m dottrinarismo .uretto cd u,1ilnterale. si sono disi,itercssoli de/le,, lotta pratica. ed ltan. contribuito così. a questo (ICCasciamemo morltle, per il q,wl.c oggi i. bi.rri possono &,sto,wrc cd llSSltS• si11arc i cit.1o<li11i,. sen::u c/,e unii rc<1:ioricvalgll a frenarli.. Oppure hanno reagito individuol,ncnt.c cd hanno reso /Xtn per foct1cciu c,I padrone cd al birro. col risultato. onorevole p,e.r loro. nw dannoso ,~r la causa. di andare in prigione e trovarsi fuori oombot.timc,110. ~11:u ui:cr ft11lo nulle, che incoraggi il popolo a resistere cd a lorwre. E cou("lude su questo argomento: Basta co,i le ribellìoni per l'amore deU:urt.e. Oggi bisog,w pensctrc a vincere; bisogna cercore i me::i aui n condurci alla vittoria». Quindi torna di nuovo sul problema della «legge» 1>crchè i compagni dimettano In folsa opinione clic tulle le leggi sono del governo e sen·ono al governo: 637

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