Volontà - anno III - n.12 - 15 giugno 1949
organismi; a loro volta le Camere del Lavoro e le 1-~cderazioni foranno 1;;1po a una unica Conlcderazio:1c quale organo soltanto per la Teciproca consul. la::ione, privo <li propria capacità delibcrath•a, e di propri organi esecutivi 'f: indispensabile che anche nelle forme slrutturnli si assicuri in partenza la massima autonomia; il che s'otticne ap1>unto 1>otenziando ,al .massimo i Consigli di base, (d-i reparto, di c:m1po, di nave, e1·c.). E questa la posi• zion~ untistatnlc e socialista che noi assumiamo contro il corrente sindaca· •lismo pseudo-socialista e pscudo-comunist;t che è sempre e tutto a tendenza .s1tl1;1le. autoritaria, centralizzata, govel'llaliva: negatore di libcrUt anche laddove crede o dice di avere compiuto o <li star compiendo la rh,oluzione proletaria. Le lotte <lebbouo essere deliberate soltanto dagli interessati, da chi dovrà combalterle: non da una burocrazia sindacale, sia ess:1 del Lipo cv· ropeo in cui prevalgono i politicanti che son a <.-apo dei partiti politif•i e delle chiese, sia e5sa del tipo g:mgsteristico dei capi sindacnli americani, .questa saJ"à la regola. Si potrì, realizzare un urnggiore intervenlo opc-r.iio nell:, condotta delle azi<'ndc in senso tecnico: addirittura O\'c sia il caso col rifiutare di seguirt" procedimenli ncgali\'i. o con la richiesta di proccdimcnli piì1 efficienti o piì1 umani. In un primo tempo lale inten•enlo avrebbe w1 aspcllo di col– laborazione; però sarebbe una prepar.azione tecnira ad azioni Lutt'altro che <li collaborazione, del genere del rifiu10 di lavorare per la guerra, e simili. Sarà possibile agire positivamente per cccilare la volontit rivoluziona· .,-ia della socializzazione dell'industria e dell'agricoltura: come via - quale è - per la loro migliore efficienza sociale pur alleggerendo lo sforzo fisico ·individuale del lavoratore. Ai lavoratori sarit insomma aperta una ,ia di influenza (>ropria uel ·cam1>0 d"ella situazione economico-sociale i1aliano e internazionale. A 5C· <·onda delle interpretazioni, di\'ersi sono i mezzi ai quali potremo allora ·ricorrere per risolvere i problemi singoli in maniera favore,•ole ai la,•ora– tori. migliorandone le condizioni salariali e di occupazione, e per a,•viarc il pii1 rapidamente e coneretamente possibile i l:n 1 ornlori stessi alla con• ,<1ui~1adella loro libertà. Con<1uista d1e è necessariamente rivoluzion'aria, ma appunto perciò esige dai lavoralori - od almeno dalle loro minoranze ·ittl ive - la form:izione d'una sufficicHtc c!pacitì1 d'iniziath 1 a e di gestione. Tutta la vita economico-sociale italiana è dominata dalla presenza di una grande industria parassitaria, pronta a servire per buona mercede a chiunque go,•erni il paese. L'agrieoh~ra, il commercio, i porli, i trasporli, il credito, ecc. subi. M:ono le conseguenze negative della presenza in Italia di alcuni complessi anlieconomici che succhiano il danaro e il sangue _ela fatica <lei lavoratori e costituiscono il peggior \'Cicolo di infezione t.:apitali5tica, o socialista·au– toritari.1, che si 1>ossadare ed·, jnfì11e, corrompono i bvoratori associandoli
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