Volontà - anno III - n.12 - 15 giugno 1949
2) tutti i 1.:andidati alle cariche direttive e con'-ultin::, sono dcsign.1li dai parliti politici. 3) tutti gli ulTìt·idirctth•i sono t:oncciltrati nella (_·apitale politica dd paese. 4) l'alli\ità delle Camere del L.woro, delle Federazioni e <lei Sin• da(_·ati;. subordinata ;tll:t direzione delln Segreteria Confederale. :\1oi propo11iamo quindi di attivarci per m,odifie<1re la struttura delror• gm,ismo Mt1wle che si chiama C.C.l.L. In esso militano, bisogna ricono– !;(•erlo. gli unici operai e contadini e impiegati e tecnici che sono t·os,:ienti dello sfruttnmento cui li '-Olloponc il regime capitalistico e decisi :id ab– lwuere qucslo regime llC'r assicurarsi la vera liberti,. ln questo organi.,,mo siamo noi pure, e con ,•ero spirito unitario, a1whe se ci pare che i suoi fini t.ohanto politici ingannino i lavoralori e li avviino a contiuue sconfitte; cd_ in <1ue-.toorg;inismo rimarremo, legati ulla classe, al proletariato, arwlie se le nostre proposte non verranno accettate. Ma si impone la sua riorganiz– zazione: affinchè diventi pili agile, Federalista sul scrio, snodato. indipen– dente dal centro, in molle e molte <weasioni più leguto alle -diverse ne<·es– ~ità regionali e di andamento la,·oralivo. ParaHelamcnte a questo coordinamento interno, noi vorremmo si.uhi• lire mw seri~ di. rapporti di studio di t1::io11e di solidorietà con orgcmi::::t1- :io11i simifori di tutto il momlo. Praticare, a differenza degli stati, l'inter• nazionalismo la 1;olidarietì1 con tutti i popoli, in ,,ista di una società nuorn. Jnfiue, intendiamo 9v11ott1re.combttttcrp rie.gare ogni parrecipnzio11e dirett.t1 od indiretta lllJli. ordi1wme11t.i ed istiwr.i esì.ste111i di rt1pprese11um;;<1 " di collabort1::io11edi clusst>. cercando invece nei consigli cli Jubbric,, f'Ome or– gani per le lolle sindac·ali di oggi. le armi per le lotte di domani. L'organismo sindac·ale secondo noi dovrebbe imperniarsi, basarsi, sui Consigli di Jc,bbrica: genuina e spontanea creazione ciel proletariato S\'Ì· sala dall'uso che ne è stato fatto e ,·he se ne fa anche ora da parte dei partiti politif'i. Imponendo ai capitalisti i Consigli <li fabbrica, in sostit.u• zionc degli inutili e sempre (·ollaborazionisti Consigli di gestione e delle Commissioni Interne che hanno csclush•o carattere polili•·o e che come tali fonno molto più male che bene alla lotta ,•eramente rivoluzionaria e sot·ia• lista. i la,•or:atori di ogni fabbrica, di ogni foaoria o gru1>po di fattorie, di' ogni nave o gruppo di navi, di ogni cantierc 1 di ogni <·oopcrativa di la,ora• lori. di ogni scuola. di o~ni teatro ccc. faranno nascCl'e la loro organizza• zione sindacale in modo vivo cd autonomo, dav,•ero dnl basso. atlr:l\'erso il loro immediato e dirello Consiglio da intc1H1ersi come assemblea di tulti. t:011 delegati non profossionisti ,non stipendiali e sempre re, 1 oeabili. Le forme pratid1c del Consiglio ciascuno le veclri1 sul luogo: e nel– l"csperiem.a comune esse si pcrfozionernnno. Ma ciò che importa è il fotto 1·hc, parlcndo dalla base dei Consigli, le Leghe (o Sindacati) le Camere del Lavoro e le Federazioni r.1~rt?·upperanno a scopi di lotta e di 5ludio <1uestf 629
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy