Volontà - anno III - n.12 - 15 giugno 1949
della storia, e wpratutto quando si contraddice siamo in dovere _di non cre– dere ad essa. « Non esiste una situazione di pace distinta da quella di guerra » diceva la mozione~ e il gruppo di «V.» osserva: « ... dal punto di vista dell'uomo e della donna comuni la distinzione .sussiste cd è profonda, tanto che giusti– .fica ampiamente la resistenza.» (una resistenza cenamente reale per poterla giusli"ficare). Ma in ahro puuto si dice: (( l'uomo e la donna coinuni uon hanno alcuna possibili1il d'agire contro il Patto Atlantico e la Bomba Atomica, nè pro nè contro>>. Quindi, impossibile resistere· per una -situazione di pace o di guerra!!! E allora ci sembra che il gruppo di «Volontà» sia inèorso in una con· traddizione quando chiedono, pdnrn, a e.e quell'uomo e quella donna comuni» del buon senso per <:onfutare la mozione, e subito dopo li colgono in atteg– .giamcnti e ristrettezze: comple1.unente opposti, Am.:orn: il Patto Atlantico, la Bomba Atomica ecc.; creano una corldi– zione sot:ialc che è« un dato di fallo>) e(< quindi costituisce la premessa ne• ccssaria d'ogni altro discorso ... )). Così il grnppo di V. si atteggia a fare della scienza politica che, in (juauto t:ilc, implic,1 solo <lellc constatazioni di fatto ed esclude ogni atti• vità veramente anarchica, diretta e ,,olitiva. Infatti « la minoranza attiva ( ! ? !) d'individui pensanti e decisi a VO· !ere secondo le loro idee )) di cui .si parla pii1 tardi sembra dover essere dopo tanti discorsi, una S('.hicra <li asceti della societit, di appartati in un mondo di altre idee, perchè alla realtà, cl1e è lolla un dato di fatto, è im· possibile opporsi. Co!nunquc saremmo ben disposti a rispettare nel gruppo di V. tale vi– sione del « divenire>, anarchico, se non chiamasse attiva quella minoranza, e se in seguito: in cìrcostanze :1naloghe, quale la lolla contro il P.C. La D.C., e la Chiesa Cattolica, uon consigliasse (contraddicendosi) ((uno sforzo di liberazione » che presuppone inevitahil.menlc, contro quei « dati di fotto » un ,wcanimento già prima criticato . ..Ma l'atteggiamento di V. ci appare abi;lastanza chiaro quando afferma 4..•hc <( la propaganda contro l'imperiali~mo ci confonderà sempre con le due classi di Partiti all'opera per l'Oriente e l'Occidente)); ci permetterà solo di far politicu 1rasfe1·en<loci « sulla stessa piaua(or,ma da cui agiscono i po• liticanti professionali » costringendoci ad occuparci u sia pure da dh'crsi punti di vista degli stessi problemi maschera quali ecc. eec. )>. È evidente che questo signi(fica isolarsi, non partecipare, restare immo• bili in mezzo all'azione aeviata e <·om1>romessa, ma pur se.mpre istintiva• mente rivoluzionari, degli uomini di questa società. Se poi ci siamo ingannali nel nostro giudizio, ei ~-i dica che cos'altro si può fare. per non rimanere fuori della realtà, tolta I.i partecipazione, con motivi e ragioni nostre, s'intend·e, ad ogni atto e manifestazione f"he si ap• puntino contro le forme negative deJle aspiraz·ioni umane. 622
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