Volontà - anno III - n.12 - 15 giugno 1949
1roppo JJiccoli!), sia quando acccmaa a « comulli personali ... con q11uicl1c persona fisica cl.e.termi11utu dei nostro prossimo .:a escludendo quelle larghe e ncceesari:imcnle rumorose prese di contatto con la folla che la moderna tecnica <lclla propaganda oggi facilita. · Perchè? Pcrchè V. pensa che il problema sia risoho soltanto quando è abbai• Iulo dentro !"uomo il pregiudizio dello stato o di dio e della propriclà mentre noi crediamo che sia anche necessario distruggere obiettivamente <1uesti istituti, <1ucste 1>crsonc giuridiche ncllà loro massiccia consistenza di appara Ii, insieme alle persone fisiche che le incarnano. L.. battaglia si conduce su queste <lue direttrici: da una parie contro il potere come htinto di comando e di obbedienza, dall'altra contro il po· tere come struttura politica clic 11011 può essere persuasa a morire, ma che dc,•e essere estirpata con un procedimento di chirurgia rivoluzionaria. Si tr.tlla in fondo di tras.formare in operanti forze storiche quelle che sono le accumulate energie morali, di riportare sul piano delle e,•oh•ente5'i condizioni sociali i gradi di 1>rogresso d1c sono stati r:iggiunli nella co– scienza individuale c,coìlelliva, di preoccuparsi seriamente non solo della nostra salvczz,1 individuale ma della salvezza di tutti gli uomini: anche <li eoloro che presi nel vortice del polcrc non possono tornare uomini se non liberati. Perciò noi crediamo nell'atto rivoluzionario ed in tulle le nc,•c:.sitil di ordine or~anizzativo e pratico che In sua esecuzione comporla. È tutto ciò «politica:.? 5c per politica si intende quella dei partiti, delle chiese e degli ,tali q,,,-,;ta non è politica (e spetta a V. ,dimostrare il contrario): e in ta,I caso noi chiediamo l'assoluzione per non aver commesso il fatto. Se irwet'e per politica si intende l'azione rh 1 oluzionaria allora noi pre· tendiamo l'assoluzione perchè il f81lo non <'OStituisee da,•,•ero reato. Del resto che fecero di diverso i nostri compagni in .Russia e in Spa• gnn in quelle lotte e in quegli esperimenti che noi dobbian10 studiare non « per ,wcrne limiti» ma per assimilarne i migliori esempi? Che cos,1 ha fatto per il pnssnto il mo,•imento anart·hico ilalinno dai conali della I- lnterna• zionale ai moti del '98 (a N;11>oli i Cof:oZZ.'le gli Acanfora trascinarono tutto il popolo ;1ll'occupazione della Prefettura), dalla Settimana Ro5sa alla resistenza degli « Ardili del Popolo• contro le squadre fasciste, del ·94 apunno alle dimostrazioni contro le guerre d'Africa, dall'opposizione con– tro il primo <'onflitto imperialistico alla «resistenza._ contro il secondo? Oh! i borghesi d'Italia sarebbero stali ben lieti se Gori o Malatesl:1 ~i foS&Crooccupati di organizzare liberi escursionisti o di \'endere cffic-:ici tamponi per il controllo delle nascile! E oggi .sarebbero ahrcuanto lieli se si trovassero di fronte non un mo– vimenlo anarchico organizzato ma un'nccolta di vcgctari:111i o di t1tah:1;:iri o di nitri bei tipi stravaganli! Ma il mo,•imento, forlun:1tamen1e. non si attarda su queste posizioni 618
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