Volontà - anno III - n.12 - 15 giugno 1949
egli eschimO: • Vediamo un po:, mio t·aro: non potremu10 noi metterci ad elaborare un piano di organizzuziouc d·un partito anarchico. on possiamo (·erto restare con le mani conserte•· Face,•a tanto bene veder <1uesto vecchio sempre gionmc - che avrebbe potuto essere il nonno del suo interlocu– tore - incapace di restare inerte e chiamare i gio,,ani ad unirsi cd organiz· z:1rsi. J)eç.idcmmo che per il nostro incontro successh•o Kropotkine avrebbe pr<-paralo un progetto di org.1nizz:.1zione del .Partito anarchico. Egli parlava di partilo non per imilarc i polilicanli; ma 1>erchè I.i purola gruppo d·ivcni"a 1roppo piccola e ristrella davanti nlla Hivoluzione, magnifica unchc se osta– colata dai politicanti e dai partiti dei politicanti. Al nostro prossimo incon- 1ro discutemmo lungamente sul progello c;he non :n'eva cerio dimenticato di preparare. L'organizzazione era l:1base di questo suo progello ::i.. li partito anarchico sognato dal Kropotkine sarebbe stato, anche 8e non 11ca,·csse portato il nome. un partito anarco-sindacalista. Narra lo Schapiro: « E <1uando la discussione era tJUlla questione sindacale ripcle\'a se.mpn· clic in realtà, il sindacalis.mo ri,•oluzionario così come si sviluppn"a in Eu– rop.i si lrova,·a di già interamente nelle idee prop:1gatc da Bakounin nella prima lulernazionalc, in questa Assocfozione loternazionalc dei lavoratori d1c egli ama\•a •dare come esempio di' organizzazione operaia. Egli si inte– ressava sempre piì1 dello sviluppo del sindacalismo rivoluzionario ed ai 1e1nativi deg.l-i anarco-sindacalisti russi di par1cciparc al movimento sinda· r·ale cd ali:, ricostruzione industriale del paese. Quando verso la fine del 1920 - quasi alla vigilia della malauia che lo uccise - dei giornni si ri\'olsero :1 lui per chiedergli di indirizr.arli nel 1110,•ituentoanarchico, Kropotkine mi inviò la domanda di <1ue8li compagni 1•011 una noticin:t <:hc finh-a con <1ueste parole: Se sono dei giovani seri la miglior \'ÌU da indicare loro è <1uella dcll'anarco·sindacali;;.mo. Noi eravamo lieti di a\·cre Kropotkine con noi. E <1uando qualche giorno prima della tma morie io andai :t \'ederlo - l'ultim:1 co1wersazione a\'Ula con lui - volle prima di tutto sapere come anda\'allo i la,•ori della Confe– r<'nza degli anan·o-sindacalisti (che si prolungò in <1ucl tempo dal Natale 1920 al 7 Fcbbrnio 1921 rnlc :1 dire alla vigili;1 della su:1 morte) e mi e~pri. mr-va l:1 speranza di un buon la,,oro per l'a\'vcnire ». Anche nel 8uo incontro con Armando Borghi, il Kro1>otkine insisti mol– to sul ruolo. dei sindacali com(' cellule della rivoluzione autonomista ed o: antiautoritaria :.. E cosi pure incontrandosi con Augusto Souchy e t:on altri esponenti dcll'anareo·sindacalismo. Ma, a ~anso di sospetti di tendenziosa interpretazione delle sue parole, credo opportuno citare un brano cli una sua lettera del 2 maggio 192:0: « Credo profonda.mente nell'av,·enirc. Credo anche che il movimento sin• dacalista, vale a dire delle unioni professionali - che ha riunito recente· mente al suo congresso i rappresentanti di \'enti milioni di operai - diven– terà una grande po~cnza nel corso dei prossimi cin<1utu1t'anni 1 alla :id ini– zi:1re la creazione di una società comunisla antistatale. E se fossi in Francia, ove si tro,·a attualmente il centro del mo,•imento professionale, e se mi sen• 605
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