Volontà - anno III - n.10 - 15 aprile 1949
t.17.ioncche !"autore ,i apporl.1va, ma era uu"opcra completurncntc diversa d:t 11uclla che Nculau intraprese pili lardi. JI pri,no vcdcvu l'lnternazioualc nel suo inlcruo, come importante crogiolo d"idcc e fascio di ,•olontà d'~17.io11c, mentre il secondo la vedeva dal cli fuori, pii, da lontano e sol.unente in rap• porlo al movimento anarchico e in <1unnto essa aveva ftworito il diffondersi delle idee libert,1ric non solo in una élite, urn fra larghe masse lavoratrici. Non ,i sofferma a sottolineare, come fa il Guillaume i pili minuti contr:1.sli e dissidi personali, pc,·chè allo studioso non interess:l\'uno piìt nello ;;.1c~SQ modo che avevano interesMto i ,1nili1nnti e gli ::1rtcfici e gli uomini che <HC· rnno lavorato gomito a gomito. L 1 uno os~crvava uno slrello periodo di sto– ria. l"altro scguiv.i l'arco c\'olutivo della storia generale <li un'idea. L'Inter• nazionale aveva svegliato la capaciti! e In volontì, comba11iva della classe lavorutrtcc, uu pò dappertutto, ma anche in molti, le idee e la fiducia nel socialismo 1 cosicchè uo11ost,111te:e 1>ar·ticolarit,i locali, prese vita il movi– mento anarchico. Il contrasto poi fru la collt.:czi911c autoritaria pcrsonifit.:;itu il.il ,Marx. e la libertaria c,-.p1·c~a,la\ Bakuuin portò quc81'uhiurn a staccarsi ila I l'IUtcrn:azionalc. 11 Ncul.m è staio lo storico d••llu tendenza antiautorilaria, prima l'hc tp1csta facesse parte della. Jntcrriaziouale e dopo la ;;.u:i misera fine. Gli antiauloritari volevuno una socict:'1 oq?;a11i7.7.alasceontlo i prirwipi del comunismo libertario. La sociclì1 prO\,cd<'rÌI ai bisogni d'ognuno as,i– l'Urnndo al singolo la possibilit:'1 di dinnirc un uomo ,cnm1cntc libero se• condo b sua couce.,.io11c individuale. Il Nc1tlau d dice che quc;;.te idee furono espresse. per la prima ,·ol– i.i i11 pubblico in seno all' l:r11eruazionalc nel 1876. Gii1 state s,·cnlolatc in un piccolo opus<'olo asll'nsionisla pubblit.:ato :al 1ni1l<'ipio del J876 :, Gi– nc, ru. dai proscritti Lionm;i:i. La Fcdcr:17.ione Italiarrn dell'lutern:izionalt: è la prim:1 che le atlot.ti ,il suo Co11gresso dell"ollobrc 1876. 1cnutosi ncll1• viciuan7.e di Firenze. Esse furono piì, lardi csprc;;.i;e nei giornali, nelle con– fcren7.e Giu1·assir111ce Gine\rinc da Cnrlo C:1ficro. Pidro Kropotkinc. Eli.ilt'o Rcdus cd altri ancora, 1>0i11cl (< JfovoltC >> di Ginevra e di Parigi. <'d in ;;.cguito hanno -suscitato un.i lcttcralurn \!Cramcnlc ahbondanlc. Quello che spinse il Ncttlnu a dcdi<:arsi allo studio <' alla storia dcli<· idee anan:;hichc fu lu constata.t;ionc « della n1:11w:1n7.a pressochè totale d'in– vestigazione seria sull'orifrine e sull:1 sloria di <1ucs1c idcr. co;;.ì diffanrnle. co"-Ì 1>crSC;!uitatc e che sono, m:ilgrado tutto, l'ultima parola. l'ullimo pcu– sìcro e l'ultima speranza di t:rn1i uomini nobili e (•oraggiosi che sanno ~•gin• t· morirt• per loro >1 1 ). E 0011 si è o<.-cupalo "-ola111e111c di -seguire e indicare il pcnsicl'o degli cpi~oni clic scg11arono i r>unti piì1 salienti della cvolw 7.ionc di queste idee come Williams Codwiu. 1·he p.irticolarmentc nel suo li– bro .. << Giu.illi7.iaPolitica)). pubblil"ato :i Londra nel 179:t. arriva alle eslrt>111e cons(·gucn7.c di una critica profondarncnlc lo~ic:a dt>llo Stato e della Auto- 1 1 l11trotlu1.io11c allo.,. Ocu\re-- - 1lcl llak1111i11.Edi1.iom.: fr:111r,:,,•. SH,k .-1li1ore. Poriid, 111}H111lire 1891.Pai;, IH.
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