Volontà - anno III - n.10 - 15 aprile 1949

:Spc1._·ialmc111c gli anni l"'"~;11i in lnghihcrra, pacec in cui 1·;1ularchi:1 tlci tilladini e l"cnorme sviluppo della libera iniziativa non possono non ,•olpirc profoncl:uncnlc lo ~1r:111icro,cnuto da p:1cEi slavi e l:11ini 1 hanno -pinto il Noslro a dar valore. in (·erti 1·asi c(•cc,-sh·o, alle a8.Sotiazioni. Alla touosccnza dirctt" del mondo 0t:cidcntale il Kropotkinc aggiun:,e un nuovo indirizzo dei suoi studi. Geografo in Ru~ia, diventa w10 iìlorico appu.!i~ionato in Inghilterra. Egli ,uolc 1·omprcndcrc lo lato e H• che per 1·omprcndcrlo c1 non ,,j è- che un mcz:r.o: quello di studiarlo nel 6uo sviluppo "lorica )I, Egli (•onst.1l:1 t·on cutusi:ismo 1 ) rhe la tendenza generale delle .-c•icnzc è quella« di f!-tudiurc la naturn non allr:ncrso i gr:.indi risultati, le ;:randi somme, ma piutto-:to allr.1vNso i singoli fenomeni. i singoli cle– menti ». Anehc la storia. ccES,111do di essere sloria di din:istic, è di\,cnuta -1oria di popoli. Tanto di gundag:n:110 per il melodo -.1oril'o, nrn anche lant"o di ~uacl.1gnalo per la concezione kdcralista. pcn:hè uppariri, evidente che i ;:randi r;uno":uncnti non .11 i sono -"ohi nelle reggie e nei parlamenti, ,ma nelle t·i1ti1 1 nelle cmnpagnc. Dalosi ugli i.ludi slorici. il Nostro \edc ncll'cc• ,·cssi,·o uccc11tramc1110 dell'impero ronwno la c:m-1,adella sua t·adul:1 e nel. l'l'pOt·:i elci Comuni la rina!!f•Cn711 del mondo on·iclc11l;1lc. « I'::ncll\tffran• 1•:11ncn10dei Comuni e uclln sollc\'azionc dei popoli 1· dei Comuni c·ontro u,li S1a1i. c-lw noi lro,inmo le r•iÌ1 belle pagine della storia. Crr10, tra"por• lanclo(·i ver~o il 1>ass:1to, non @arì1,cr~o un Luigi Xl ,crso un Lui;;i XV' u Hrso Catct'ina IJ ehc noi vol~erc~no gli @guardi noslri; ma 1mri'1piuttosto :mi Comuni 1· le rcpubblic·he di Amalfi e di Firenze, di Tolo•a e di L:1011, LicJ!i ,. Coutr.1y. Afburgo e ')forimbcrga, P11ko, e Novgorod >l. Il Kropolkinc nel lrarrt' C.!l<"mpi dalla societi'1 mcdiocw,lc è (·aduto i11 di,cr-.j errori di intrrpretazionc 1 ). dovu1i. piÌI rhc altro. :il fotto t·hc Il' ,•i::ilc ru'"o i~1•ira10 :i \ 0 ed111e collenh•i~1e. mtnlre il pensiero lib('r:ile t;ravilava t·~r~o Jo :,t'IIUIV<J,Form:,.lo•i lr:a i ee.-oli XVI e XVIII, come r;::u:ione al fi,co o al polcrc f.i~norile. il mir :nc\11 ,omc c:1ra11cri e~,.cmdali la rCfJlOn~1bili1à fìacale eolleuiw, e la ri,1rnr1h:ione pe– riodica delle 1errc. Al tempo della rifonn/\ 1lcl 1861 il mir M•111i~ì:mehf' un c::aranere ;:iu– ,li,;i:,rio. Il romunc rurale ,lmir) comnrcndev11 :mcom. a;di ini:iii ilcl XX H.~olo. 11-li 8/J0 ,!elle terre dei co111adini, ma la riforma di S1oli1}in (decreto dd 22 110\l~lllbre 1907 e le~,-e del 27 giugrm 1910) e le condir.ioni di Eviluppo capilali.uico della Hus.-i:i ne ini:darono la ,fo;:reiwr.ione. Vtl 1881 l\1111"" ,-i orcuJJÒ, Hl rirhie~la di Ver:aZa~uli.-. del problc1113 delb po-,il,i1:1ìa ili un pa-.•::iggio dircllo d:il mir II una • forma comunisla t1111>e.rior-e di propridi fondi:iria "· e giungeva :illa c-oncluaiOflo ('hc • la comune rur~le n,,.,,.. è il punlo d':tppo,::;io ,lrlla ri;encr:izione '°oci:ile in R11~i::1: ma 1.errhè ~ poss:t funzionano, c0111e i:1le, biw– ;:.ncrcbl1e 1•rim.1 eliminare le influen,;e ddclerie che l'~lgorm d'ogni lato e posei.a a• ,-irur:rrle I(: .-ondizioni norm:ili di uno svilu1)J}() «pon1aneo •· {Arcl1ii;io M,1r:c·f:ngels). ') l..cs r,.m,a Nmivca11:r. Pari•. 1891: I.a Conr111i.~n ,lel Pa,w: l,n Scien:a Mod,.rna ,, /'tlnnrc/1fo. ") Que~lo '1K!l"i:ilmen1e neUo eonforc.nui: l,o Stato: e il SIW s11iluppo .~turico. lo grande 11 arte gim;l:i è 1:r critìr,3 d1e E. Zoccoli (L'Anarchia, Torino. 1~06,p- 494-495) fa al K.. ri~u:1N.lo all:t p.U:I in1erJ}l"C.ltu~iooe d l C<imunt' mcdioo-,ale. SS.3

RkJQdWJsaXNoZXIy