Volontà - anno III - n.10 - 15 aprile 1949
~ione, quella Jello !K;uc/o,- non ha che un pensiero 1 4ucllo di appiccicarsi ad un partilo qualunque, nero, l'ioletto o l)jam:o, purchè garantisca un nrn~siruo di salario per un minimo di lavoro>) ..). E l'accentramento, por• tante 111 funziouarismo ad oltrunzn, appare al Kropolkinc come una delle 1·araucristichc del regime rappresentativo. Egli vede nel p.arlamc111.:1l'ismo il trionfo dell'incompetenza, e cosi pari.i, con pillorcsca ironia', delratti· ,·itit amministrativa e legislati, 1 a del deputato, che non è dtiamato ,a giu· dit·.1rc e a prnvvcdcre per quanto è di sua parlicol.irn eo1npcte11za e si ri– fcri~ce al proprio collegio ma ltd cmetlerc un'opinione, a dare un volo sopra la Eerie variante all'infinito delle questioni che sorgono in quella ma· slodontica macchina che è lo S1ato cenlnilizzato: ((Dovrà ,·otar la lassa sui 1:ani e la rifor,ma dell'i11segname1110 universitario, senza uvcrc m:1i mc~so piede ucll'Universiti,, Senza conOSécre un l'.alle di <;ampagna. Dovrì1 pronun– dar~i Eui vantaggi del fucile Gras e sul poslo d:1 scegliere per le scuderie dello Stalo. Voleri, sulla filosscrn, il gra110 1 il t:1hacco, l'inscgnamcnlo wi– mario e il ris:rnamcnto delle ci1tì1; sopra la Cocincina e la Guiana, ~ui tubi dei camini e l'Ossc.rvntoi-io di Parigi. Nou ha mai visto i soldati, se 11011 al le riviste, ma ripartirà i corpi d'armala; non ha lnai conosciuto un aralJo. 111.1 farù e disfori:1 il <·odicc mussulurnno in Algeria. Votcri1 per lo slwlw od il h·"pi secondo i gusti dclln sua signora. Proleggerit le, zucchero e P:a• nifid1crà it gr!mo. Uccidcrìt la vita credendo di proteggerla: volcri't il rim• hoschimento contrn il pascolo e pro1cggerì1 il pascolo contro la iò'clva. ,Sarì, compclentc in ,materia hanc:.1ri.1. S.icrifichcri1 un c.inale ad una strada for· rata, senza sapei· troppo in <1unlc parie della Francia si lrovino l'uno (' l'altra. Aggiungerit nuovi articoli :d codice pe11:1\e, sen.1,:1 :n·erlo m:1i ,·on• sultato. Proteo. omniscente cd onuipot~nte, oggi militare. domani porcuro. quindi volta :1 voha banchiere, a1T:Hlcmico, spazzino, medi,·o, astro– nomo, fabbricante di droghe, conciapclli, 11cgozia111c 1 secondo gli ordini del giorno della G:.nnera, egli non esiteril gianmrni. Abitualo dalla ..ua fuu• zionc d'a,•voc:110, di gionrnlist.t o di orntore d·asscmblce pubbliche, a par– lare cli dò che non conosce, egli ,·olcrù soprn tutte quc:itc e cd altre 4m·• slioni e altre ancora, con la sola differenza: mentre col giornale 11011 di,cr- 1ivt1che il portinaio J>Clt('golo e alle assi5e non svcgliu\'a co11 In sua ,o,·t· d1c i giudici e i giurati so1111olc111i, alla C:.uncra la sua opinio11c stabilirì, la 11.'ggeJ)Cr trenta o quaranta di milioni di abitanti>,~). Ma il mondo oc'<:idc111ale, insieme agli assurdi umminislrativi dei l'e– gimi rappresentativi accentrati, gli rivela, piì1 ,·asta e complcssu, quelrim– mensu forza osservata nel Mir russo: 11uella dclJe libere as.-:o,·iazioni, ,•h1• 1< si estendono e cominciano a coprire 1u11i i rnmi dell'u11i,•i1ì1 umana >1. e che gli fanno affermare che (C l'av,•cnirc :ipp;irliene alla libera ;1~:1ol'.Ì:1zio11t· degli intereS$ati e 11011all'al'.ccutrarncnto governati"o >)'). •) Memorie. ') l'orole di 1111 ribelle. 1) Vedi: ,1Hirolecli 1111 ribelle; /,11 Cu1u11ds1"del l'm1e: Il 111111wl1111oggfo ('.'ap. VII– VIII e co1H:lu~ione). Dal 1810 circa il mir ecn·iva come punlo Ji p:1rten1.:1 ,lei pct1•icro ,o-
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