Volontà - anno III - n.10 - 15 aprile 1949
,:011 l'educazione t' (;Oll ropporre la verità, andu· ... , approssimal<.1. alle leµ· !4'C11dc e le credenze che lo spirito i11cutcnano. Non è l'ateismo che attribuisce ai credenti la persuasione che (t non l'i tuuovc fogli~, che dio non Yoglia >>. [ ire concetti: dio creatore, elio ouni potcute e dio governatore di tutte le cose, sono concetti teisti e sono so– itcnuti e propag.iti dalla religione anche oggi. E son <:om.:elli. si capisce. k,sati sulla prcsu11:io11r t·he « dio esiste >1. Lu grande maggioranza dei teisti ,H·(·rlla questi concclli e tutt'oggi, in ccrli --lati, pronuba la legge, è proi• bito, pc11~1 la galera. insegunre principi e cognizioni scie111Hìche in ,•011- tradi1.im1c con essi . .In uno degli arlicoli riprodotti da Volontà. ad un •:Nto ,,u•1to si ccrc.1. pron,rc che i testi possono confutare l'ateo 1·0\ neian' ...1 rlio lulti c tre <1ue~ti .1llributi; ma cosa sarebbe un dio c.hc 11011 i• 01111:– pott.·111•.:. ,-ri•alorr e governatore? •Pensare che l'onnipotenza divina 1•0~,11 1~sser.:uri,: foru1. virwale che non si lramuta in /or="· i,r fitto ~mhrn :1 111'' 1111 orinare contro il buon senso. !::icrnbrn che lu domanda ,e Se ,dio esiste come spicg11re .,.,he non si ~i,, umi moslrato :dl'uomo ,1 riesca sgradevole, e, pcl' ritorsione, si afTcrmu d11i si ,,otrehhc doJnandarc la slessa cosa per il pensiero, per l'istinto se:,,,• mule r ... per l'elettricità. « Si domandi ad un .fisiologo specializzato nclb fì,iologia del cen·ello che cosu sia il pensiero, e quegli, a meno che non sia un huffon~, risponderà: È un misi ero)). Se da questa :isscrzione si vo– lesse eonduderc che anche dio è un mistero, allora finiamola lì. A f'hc pro· lambiPcarilòi il cervello per att,·iLuirgli carallcri e potcnziuliti1 supcrnalurali d1c han portato. e port:1110. all'adorazione, alla kdc, al sanificio propi· ziatorc? Tr.u1ti:1mo questo dio-miHcro come il mistero ... dcll'cleuricità. i· non ::.-e Il(' parli più. Ma el'edo d1f' questa comparazione ;.1 base di ruislcri ,ia u11poi.:o :1rriiwhir1l.t. Jufatti, per quel che rigm1rda il << mistero )l del pcn· ~icro, forse il pii1 pcrLincntc in questa discussione, csislono spiegazioni clll' hanno una 1,lausibili1:'1 gcncralmenl<' accettata cd esistono dimostr:1zioni ••·icntifìchc d,c, mentre 11011 hanno la presunzione di verità :assolulf': prn• vano anatomicamente e Jisiologicamcnlc la nutur:1 del pensiero. Classifi– •·arc da buffone chi si dedica a questo lavoro di riccrcu cd cduc:1zio11cscicn- 1 ificn che nou si rnssegn:1 alla i11spiegabili1i1 del mistcro-pcnsiern e• non a,•. ◄·i'll:t i dettami dei lcologhi nel mistero-dio, mi t!emhra ingiusto. tt A1trn,•crso lo :Spazio ccl il 1cmpo la catena delle c:lUSC è lunghissinw. 1 ,. .se ,,j è ingiustizia è nella natura che .se ne dice lcg:gc. Dio non dc, 1· ,·,,sere messo in causa .. , >1. D'accordo. Ma chi se non il tcist:.1 si ostina " ,piegare cd identificare l'uui,,crso cou dio. insi~tcudo ch'egli è il erinw .111cllo cl! questa luoghissima catena; chi :::e non il religioso tira ìn ballo. acl ogni pie' sospinto. il suo dio che è buono, gius10, miscricordio~o, e<·c.? Se questo dio appun: « assurdo >1 non i· ccrt.unc111c per col1la dell'ateo. il ,1uidc non fa che :urnlizzarc e ripro,are ~li argomenti delle religioni en• ,tituitc e della maggioranza dei tcologhi. Lu scicnUt, senza dubbio. i· da biur:imarsi quando ~i mette a &er\'izi,\ della tirunnidc e quando ~i fa. ~crv11 dcli.i rno,·ia cli~truttr.i,·c dei !:UC'l'raioli 529
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