Volontà - anno III - n.9 - 15 marzo 1949

Fu presto evidente che pcn::hè l"India progl'e<lissc, dou~\·;1110e.:se1·e bui <lcgli sforzi per l'unil11 degli Jncliani. Gandhi 1\fohandas Gandhi, un a\'Vocato che aveva di1·ctLo l'n.gitazioue nazionale nel Sud Africa, giunse in primo piano come campione di tulle le cbssi e caste oppres~c, come porlavoce dcll'uni1i1 nazionale e capo della lotta con• lro gli lnglesi. Molto odialo dai governatori bianchi, piì1 di ogni altro uomo in India, Gandhi si seni' delb tecnica della non violenza e dell'amore. completamente nuova nella lotta politica e la <·ui efficacia rimane 1uuo1·a dic:cutibile. La sua politica del Satyagraha, influenzala dall'insegnamento di Tolstoi e che ha molto in comune con i piìi :.dti ideali anarchici, era uno politica di lotta con mezzi non violenti e <.:on In forza rhorale e l'intera que• .-,,ione delb sua efficacia può es.sere espressa in questo modo: Con la devo• zioue dei Gandisti che resistevano disarmai i davanti alla poi izia e si la• -'"'l'iavnno battere dai fotgis. Gandhi colpirn l'immaginazione, il cuore e lo spirito degli Indiani analfabeti e delle ma~c:e po"cre oppresse come nessuu altl'o aveva mai polulo fore pet· altre vie. Ma· tenuto eonto del prezzo di vila <·hc era chiesto da quel mezzo, c'è da chiedersi se cm la \'Ìa :migliore. J seguaci di -Gandhi, ispirati da un ideale di auto sacrificio simile :l <1ucllo dei Nickili~ti russi (con la moralit(1 dei quali avcvuno molto in eomune) pen· snrono certamente che lo era, e diedero la loro vita generosamente. la risposta di G:~ndhi :1ll'imprigionamcnto era lo sciopero della fome e qucst'ahis::.ima forma mor:alc di lotta era una grande lc\'a nelle sue mani. Ma solo in certa misura può considerarsi come un fotto di non-violenza. perd1è se i Viccrè inglesi temc,•ano i digiuni di Gandhi non era per paura <·he (luest'm>mo 1 che eordialmen1e dclcstnvano, morisse, ma per paura che s.r esso morh•a in seguito alla loro azione, non ~arebbcro stali (_·apaci di ton• I rollare la solle,·azione che sarebbe scoppiala in tulla l'Jndia. Il sorgere della Lega Musulmana TI Congrcs~o di\'cnlò. comunque. una forza sulla quale poter contare, sotto la guida di Gandhi, in certa misura spinta e controllata dalla pre,,a– lenza dei politici socialisli 1 il pii1 brillanl<' dei quali, fowharlal Nerhu (una volta salutato dai comunisli tome il {< Lenin dell'lndia >)) è ora primo mi– nistro. Con la simp:1tia e l'influenza dei politici inglesi. la Lega Musulmana si sviluppò in contrasto :dl'influenza del Congresso ad opera di Mohamed Al.y Jinnah, già membro del Congresso, cffcllivamenlc indìa di stirpe e di religione musulmano, per quanto egli non la osservasse e vi a,•cssc poca fede,. ma difrnsore fanatico della razza indiana .musulmana ('Ome tale, La ~ua T..cga fu per molti anni organizzaziouc di minoranza cd as.1<aidebole. ma 502

RkJQdWJsaXNoZXIy