Volontà - anno III - n.9 - 15 marzo 1949
l 6indacalisli rivoluzioual'i vof!l:ono che le masse si uniscano in organiz– zazioni corporative e prendano il potere attraverso queste organizzazioni 1·011 melodi del tipo dello ~iopero generale. Quindi non c'è staia vera fu. :<ione_ tra le idee di rivoluzione politica e di rivoluzione soci:de. li marxisn~o- ni,i: La Comune e lo Stato • Jl1ifo110- cc'fempi Nuovi>> )92-1) che snt·irà o ,lare 11r1'idea delh, posizione di 8lll.-uriir1di fronte "questi problf'rni fonda– mentali: << Non sono comur1isw » (1Jalmr1i11 si dice,;" colll't.tivisw i_, ,htva alla P''· ro/ri << comunisw )) il. senso di « couv111istr,autoriwrio ))) « perc/1è il. comuni– smo coricentrn e /li assorbire t11tt.ele forze delfo società (folio Stufo. pèrcliè ro11d11ceriecessariamcnte li/le,. ce11traliz:u1zione della proprietà nelle mani dello Stato. mentre io voglio l'efimirwzione rtrdicaf,, di questo principio dd– l'o11torit.à e della l11t,cla.dello Stai.o. che sotto il. pret<:>st.o di mornlizZ<ir<' e òviliz:<trl' gli uomini, li. lw fino lld ogsi- asscr,;it.i. opprl'ssi. sfruttt1ti. e dc– prt111ari. « lo voglio l'orgar,i::.::nzionc dell(I società e delfo proprietà collettivn o sociale, dal bltSSo ir1 alt.o, per mezzo delln libera ossoCÌ(l.zione, e non dal.– l'alto in .bttsso iri forZl1 d'11n'm1torittì di, quolsiasi specie. Volendo l'abolì: zione dello Stctto. io voglio l.'oboli:ione delle, proprietà ir1divid11alme11te er<'ditaria, r/,e nori è che 11n'istituzior1c swwle, nient.'altro che 1111Ct corist>· ;11cnZ<1 del principio stesso dello Stato ... Voglio In.soppressione dell.c clr,ssi. uuuo nei rapporti. economici. e sociali che politici ... )) (p. 66•67). « Tutti ,,uesti tcnutt.iui )) (di •Pltit.or1e 1 dei primi. cri.stiani, di Tonwso Mii,1:cr. di. Babe11f) « dovet.tero fu/lire per due rauior1i: le, prima perc/1è k masse rion erano s11ffìcicn1emcnte sviluppate per renderne possibile I.Cl rcu– liz:ozionc; poi., soprat.11tto, pere/tè in t11t1i.q11est.j sistemi. l'11gll(1glia11::.a s',,ilecwa <tifopoten:ui e per conseguenza cscluc/ei,·c1la libertà. E' noi. lo sap– pitimo. cc,ri amici, L'ug,wgl.iunza non è possibile e/re insieme cd " mez:o . d('lla libertà; 110n quella liberrà C5Cl11siva che è basata sullct schiavitù delle musse e che 11011 è libertà. ma privil.cgio; ma la libertà. universale degli. cs– !«!ri ,mwni che eleva. ognuno c,/la dignità di. uomo. Ma noi s<tppiarno pure d,e questa libertà non è possibile che nelt'11,gm1glin11u1.Rivol,ta 11011 :solc,– mc:nt.c teorica. m<t prat.ica, e contro tut.te le istit11:io11i e cor1tro t11t.1i. i rap– porti sodali cre<tti,<lall'ir1eg1wgli<m:.a,per stobìlire poi l'ug11ltgfiltr1::.(l eco· norr.,ica ,. sociale e, mez::.o clella libertà cli tutti: ceco il nostro programma attm4fc, c1uello che deve trionfare ma1grllclo i Bismark, i Napoleone, i Thicrs r ,n(l/graclo rutti i. cosaccl,i. de1 mio cmgusto im.perat.ore. lo czar cli tutte le R11ssie ,1 (p. 108-109). « .. .l" nostra grnr1cle Associazione lnt.errrn:iom,lc ... , supcrnnclo le fron. t.icre degli Stc,ti. tende _ad unire i. lavoratori del mondo iritl'ro in una sola' /llmiglia umar1a, sulla. base del ltworo ttgtllllmente obbligatorio per tutti, et! in 11ome delln libertà d'ognuno e di tutti. Quest" solidarietà si cl1ia,n.a, in rcorwmia sociale, 1dvoro e propri.età collet.t.iva, in politica, si. chiama di– -~tr11ziorieclegl.iStati. e libenà di ognuno attraverso 1a li.berrà cli.wu.i,. . ... In questo tempo, e sopratutt.o in principio, gli. operlli dell'induslriu 49;
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