Volontà - anno III - n.9 - 15 marzo 1949

<:ono ad una depressione e ad uno schiacciamento della donna, di cui qual• cuno la rende respousabilc, m<'ntre non è che una vittima. Ed arrivo all'amore. Era necessario di fare prima una constatazione -~s~cnzialc: che In donna, schia,·a sollo tutti i rapporti, 11011 potrà essere lil,l·ra dal punto di vista dell'amore. Qui, dobbiamo domandarci: Che cos'è l'amore, nella piì1 alta acce– zion•! del termine, pcrchè non potremmo considerarlo come <1ucl poeta su· pc-rficiale che ,scriveva: ci si. abbraccia Poi 1111 giomo ci si lascia. e.eco L'amore. Di tutte le definizioni, la più profonda, come anche In piì1 nobile e la piì1 ,·era, mi sembra quella di l\1ichclet: « L'amore è lo sforzo della ,•itu per essere al di lù del proprio essere e potere pili che la propria potenza •· Per l'amore noi cerchiamo, infatti, di vincere in <1ualche modo la morie. L"idea dell'immortalità, carn nonostante tutto al cuore dell'uomo, pCl'chè ciò che è non può rnsscgnan1i a cessare di essere, trova nell'amore la sua pili sicura sodisfozionc. Per mezzo suo noi non scompariamo interamente. Se abbiamo saputo amare, cioè darci il più comp1ctamcnle possibile, le nostre idee, le nostre tendenze ad elevarci, a nobilitarci che costituiscono il piìt nito valore della nostra vita, si prolungheranno al di lì, di questa. ·Perchè ]'amore ci dà In migliore intuizione della ,•ita. Dal momento che noi :uniamo, che noi proviamo il bisogno imperioso di darci agli altri, 11011 cerchiamo noi pure di migliorare e di rendere piìt bella la nostra in. di, 1 idualità? Noi incominci,uno a desiderare una bellezza fisica e morale -alle quali non pensavamo prima. Sorridian,o gcncralmenlc degli sforzi rhe fanno gli innamorati per sembrare pili belli, della loro .sensibilità ac• cres(:iuta e di tutti gli sforzi per diventare migliori, ma tutto ciò non c'in– segna, contrariamente ad un certo individualismo mal compreso. che l'indi– viduo non acquista mai uno sviluppo cosi perfetto che cou il dono pii'1 com• ple10 di se ~tesso? n pensatore h11una potente concezione, un artista Wl 1 alta ispirazione. un sapiente una profonda intuizione, un militante cli una nobile causa una grande idea; ma non è che per l'amore degli altri, per il desiderio ,·io– lento di farlo partecipe dei suoi sforzi 1>ersonali, che il pensatore, l'artista, il -sapiente, il militante diventeranno creatori, che il sogno non resterà stc· rile. che l'idea si trasfonnerà in una forza aperta e che l'ispirazione pro• durrà il capolavoro puro. La mia individualità non &i s,·iluppa che nella misura in cui so darmi agli altri; le idee di cui ei facciamo propagandisti non esistono che in vir1ì1 della stessa propaganda; la vita si riassume -sopratulio nell'offerta cnlu· ~ia'-ta di se stesso agli altri. Dal momento che non si è pili capace di darsi. ,177

RkJQdWJsaXNoZXIy