Volontà - anno III - n.8 - 15 febbraio 1949
zione, uella ,•iolenza quai;do è necessaria, ncJ governo - e quindi nei cum– biamenti e nei compromessi che sono inseparabili dal go\'erno. Egli ha sostenuta la guerra, e prima di essa il Fronte Popolare. Fin dalla appari– zione del fascismo, ha lottato contro di esso come meglio ha potuto, ed·(' -stato per molti anni iscrilto al Partilo comunista. Il lungo capitolo del auo libro in cui egli critica l'U.R.S.S. è per.fino vizialo da una persistente fe– dehil ul suo vecchio Partito e dalla tendenza risultante a stabilire che tutti i cattivi s,•iluppi cominciano con il sorgere di Stulin, mentre io credo il'i dovrebbe ammettere che il seme del uude c'era rfìn dall'inizio, e le <•o_;e non sarebbero state diverse nella sostanza se Trotzky o Lenin fossero rimasi i al com;indo. Nessuno è meno di Kocsiler nell'atto di pretendere che noi p~– .:;iamo mellerc tutto :1 posto soltanto guardundoci l'ombelico. Nè egli so– stieue~ come accade in genere ai rens:itori religiosi, d1e una (( mutazione del– l'animo» d"evc venire prima di qualsiasi miglioramento politico. Per dirlo t:011le sue stesse parole, « non possono sah·ard nè il santo uè il rivoluzio– nario; ma solo la sintesi dei due. Non so se noi si.imo •·npaci cli giungere a lauto. ~fa se la risposta fosse nCgativa, allora pare che non vi sarebbe piir rugiouevolc speranza di J>re,,enire la distruzione clcllu civilt:'.1 europea, o mc• diantc-la Guerra Assoluta che succede alla guerru tolulc. o mediani.e In 1·on– quis1u bizantina - entro i prossimi decenni)>. Questo equivale a dire eh~ si, fo (( m11tfl:::.io11r tJplf'animo J) deve acl·t1- clere, 11111 non "cc{l(/e realmente mai ci meno che essa si e:;prinw passo l'"r passo in « u:::.ione )1. D'altra parte, nessun cambiamento nella slruttura della 80cietà può in sè stesso effettuare un migliorarnenlo reale. Era solito defi– nire H socialismo come« la proprietì, comwie dei mezzi di produzione>,: ma ci si accorge ora che se la proprietù (·omune significa sohanto il suo •·on– lrollo centralizzato, allora non fa ultro che lastricare la strada ,·erso un:t nuova forma di oligarchia. 11 controllo centralizzato è una condizione pre– liminare del socialismo, ma di per sè non produce il socialismo - come I:~ macchina per scri,•ere non produrrebbe di per sè quest'articolo ch'io sto ~crivendo. Allra,·crso la sloria, ime, rivol11::.i.011e dopo l.'r,ltru - benchè pro– ducenti di solito un temporaneo sollievo, (1uale un malato ottiene cambiando di fianco uel suo letto - /wnr10 sempliccm,e,ue co11dotto od un nwt<mlento di. padroni. pcrchè nessuno sforzo scrio è stato compiu/.o per elimi11tirl' l'i• 1>tinto del potere, o seppure lal\'oltn un tale sforzo è stato compiuto, ciù t""; t1CC!1duto llc/ oper" dello Y.ogi, del stmto, dell'uomo clic sctli:a In sua tmimir ma a pre:::.:::.o di. ignorctre Lu com1111ità. Nello spirito elci rivoluzionari at1h 1 i. od almeno di (fuclli che « arrivano alla .mèta >,, l'aspirazione ;.ld una giusta società è sempre stato fatalmente conunislo iru1icme ali.i intem~ioue tli assi~ curarsi potenz:1 per sè. Koestler. dice che dobbiamo imparare daC<'apo I.i 1ec11icadella conlem– plo.zione, la quale « dmane la sola sorgente cli Qrientarnenlo nei dilcuun;; ruora1i, dove il semplice criterio della regola-del-pollice dell'utilità SO(·i;dc fallisce». E per« co11templllzio11e » egli intende« la volontà di non \'Olere ,,. !a conquista. del cont.rol.lo sul proprio desiderio di poten;;.(I. Gli uomini· 1mltici ci Jrnnno condono sull'orlo dell'abisso. Gli intellettuali in cui 1·:1c- 396
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