Volontà - anno III - n.8 - 15 febbraio 1949
""gat.iuo, delln 11ccPssità di "" distacco da tali. esaurite e torru,a11t.i strutture e s11imc::.:i per operarlo, si è avvertito anche il bisogno di riprendere il di– scorso sul moment.o po.,it.i,m e costrutt.iuo, sugli str11mc11t.inecessari all.'edi• Ji<·a:io11e di 1111C1 socicl<ì 1111oua. L'ostilità verso lo Stato, del resto, è com!L.'_ICnon soltarito alfo porte pii• llVfm::.atadel pensiero ntt11Cllc (celle machinc it déscspérer Ics hommcs /rn serino Albcrt Camus dello Stuto) mti è un sc,1timc1.1to di.ff11so,per <111a11to cm. 1;orcttroppo vago " lctte11te per concretarsi in oppo!i·i::.ionc politica, nel cuor<' <lcl mondo contemponmeo. l'es<'mpio recent<> di Gctry Duui!1•clt". procla– nwndosi ci.wulino del mo,1do, ha prouocC1to intorno al suo gesto 1111ct. riso– mm::.C& e 1111u mobilitctzionc imponc,11.i di opirlio11c pubblica e tulr da s11 perar" i limiti tradi:iom,li. in cui, P"r solit.o. u,1,i «casi>) ucrigono coritc1111ti,ci sem• br" assai. signifìcntivo in proposit.o. Proprio lo dilatazione, l.'rl.ejw,tiusi. al· tmrlc dei compiti dello Swto, del.la , legge, clclln burocra::.frt, prcl11do110 /ors<' u 1111'uspim::.ionevasttt e pro/omlc, di. rivoli.a contro lo foro oppressione sempr<' più intoll('rol,ilc: ,;;itudittrci modi di <111cst.a ri1,-oltc,,sen.::.apc,ssarc <tUraurr!1·o '" /orme trcicli:io11"1.idelle, guerre, e della rivoluzione che troppo spesso fini• sco110 col ripetere e solidificc,rc il passato 11cll'ill11sio11cdi creare 1111 cwvcnirc di1;crso. studiare le forme e i co11ten11tidi. 1111 cuwrc/1ismo rim1ovato~ cc,rico di /ermemi (( religiosi >>. percorso da ,ma JXtSsionc pro/011dcrdi aperture r di rot– t11r<'. <'eco i, temi proposti. c,lht nu•ditcr::.io11c<i<il C01wcgno di PerugiC1. LEONE fiOKTONE N. ,I. R. ~ oonlortanlc rome _in l1alia i JIOf'hi indi11e1Ulenti dagli a1)S>ar111i dellr Chiese e dei Partiti lendano 1>Jionl:meamenlc verso oriet11:1111c1uianarchici. Qualcuno d'essi reei"'"· per motiYi complessi, a definire così il suo atlcggiamento; ma f'OSÌ è. Ed è aui;urnl,ile rhc accada •preslo ai uùgliori di accorgersi f'hc stanno 1H!ll63111lo in termini di anarchi,.mo. Ma, si dira, di <1uale anarchii;.mo? Nclln domanda è implicilo l'accenno e la lendf':i-ta ad e,•ilare di rlassifìcarsi in,.feme ai vi,•i anarchici che 6tanno ora otlerarulo in J1alia: i •1uali non o,OJWsohanlo 6Chcdati dnlfo polizia, ma anf'he 1enu1i al bando da lutti i ""H• ;,,t!ijSidi gente J>er bene. Si accenna alla nece6Silà dello « eludio delle forme e 1lci contenuli 1li 1111 :111ar,·hb1110 rinnoYalo, ecc.». Noi YOrremmo dire: l'an3rchismo, co~ì, come esiste, C gi:ì di 11cr .,e lanto 111ohc1>licee libero che ,;i .puO dirlo t(llllOVO)l,1,u,)er10»,(<lCrrcno di distarco e ,li rifìu10,1 del 11rt.'$entce ;,ìmili. Non solo non ne ~isle 1rna definizione unic:i (e c1uintli 11011 è ,11cnsahili, 1111a eua imm?gine 1!01trinnria) ma nemmeno no e..~tc una anuazione unic:1. e lanto meno una «organinazione» unica. Per intenderlo, -bisogna 1>cnsarlo come un modo di ,i1.1: cd allora si "'cl'IJ)rcclic v'è hcn ~>OCO da 1<: ri1111ovare ». Chi oggi e'ac,·orgr rhe la ,,_or• gente radicale dei mali soriali è il Potere (nelle sue due forme, il comando. l'uhhiditnza), e c1uimli non .,olo il Ca11ilalis111011111 le Chiese ma i Par1iti e lant'ahro e ..011ratutlu lo S1a10. c111cglidc,·c oncslamcntc dìr,si: ma allora gli :m:1rrhirj a,•e,•ano ragione, Il re-to ,crri'1 poi. Gli :111:irchicinon sono 11crfc11i, nè costituii i in Il organiiuizioni » ,·hiuse. V'è 11101li e luoi:hi 11er i111emlcr-,i.Ciascuno JHIÒlro,•ar ,•ie d'agire secondo ,;,è ste1,.,o ~h1 quel 11rimo J>as~o è indis11e111,abile.Fallo ,,uel passo, non y'(! J)iÙ alcuna 111ili1i1 nei lia:ror~i di "'etudio delle forme e dei contcnuli di un anarchismo rir•noYalo err. >1. 1/.1 tradizione ana:-chica ciì~1e, include il flusso di idee co,.i di,•crse come - per intcnderi·i con a1runi 11omi - Godwin ,: Bakunin, Kropo1kin c Proudhon, Tucker e Malah.'t,la; e, .i1uisee 1111a 440
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy