Volontà - anno III - n.8 - 15 febbraio 1949
du,: pc11:nzt· e.q,i1alistc ostili e soppressive in uzionc contro di essi: il va· J)italjsmo monopolistico dell'America e d'Inghilterra, cd il capitalismo di Staio della Russia. JI primo sta spostandosi nrso la dittatura sociale cam– muffota i11forme democratiche. Il secondo proclama apertamente la dilla· l'ura, prima d'ora <1ualificanclola t( del proletariato)), ciò che or.i comull(1ue ncS.llllllO crede piì1. Quello con l'uiuto del progrnu,ma socialista dei 1>artiti socialisti, questo con gli slognns sonori cd i bassi trucchi dei Partiti Co– inunisti, ccn·ano di mantenere i lnvoratod in condizione di gregari ben :11· lcuati cd ubbidienti, che agiS(;ono solo al cournndo dei cupi del iPnrtito. L;1 1radizionc di lotte gloriose del passalo aiuta a mantenerli dipendenti spi– ritualmente da idee or.mai ruori uso. E nella competizione per il dominio sul 1no11do, ambedue cercano di mantenere i l,woratori nel loro laccio, gri– dando forte qui contro il capitalisu10, lì1 contro I.i dìttaturn. Nella resistenza ad :11nbcduc che sia orn risvegliandosi, i lavoratori co– minciano ad accorgersi che possono battersi con sm:ccsso solo aderendo .al principio che è esattamente opposto -ad ambedue, e proclamandolo con cl1ia– rczza. I!: questo il principio della collabort1zio11e trn libere cd eguali pcrso- 1wlità. Ed è compito dei lavoratcri tro1.,y,r lei 1.,iaperchè <111csto principio pos::.·a !/i,;('r,tarr rfficacc 11clla loro a:io11c prntica. L:i principulc questione che si presenta ora qui è se vi siano segni <li uuo spirito comhattivo, esistente o in atto di risvegliarsi 1 nella classe lavont· trit:c, Noi dohbinmo cosi abbandonare il campo delle lotte trn i pari iti po· liti<·i. or.i scpratutto volte a ingannare le masse, e volgerci al campo degli interessi economici - do\'e i bvor.ttori combattono intuiti\'amentc la lolla pili aspl'l.l, per le loro condizioni di vit,a. Ci accorgiamo d1c con lo svilup- 1>arsi delle 1>iccolc ,1ziendc capilrtlistichc in grandi aziende, i Sindacati: le Tr.1dc Uuions, han cessalo di essere strumeuti di comballimcnto per i la– voratori. Queste organizzazioni diventano nel nostro tempo sempre piÌI gli organi mcdiuntc i quali il capitale dei monopoli detta le proprie condizioni alla clnsse lavorntricc. Quando i lavoratori comi11cia110 ad accorgersi che i Sirulacuti 11011pos– so110 più dirigere lu loro lou<t co11tro il cllpit<tl.e, allora essi si rroua110 <li– t1a11zi il. compito di. trov"rc e di pratic<tre 11uove forme di. combatt.ime11to. Queste nuove forme sono gli scioperi sporiimwi, quelli che capilalisti e Si11- dacati insieme chiam:mo 1< scioperi arbitrari ». Con questi scioperi i la– voratori si scrollano cli dosso la direzione dei vecchi (;api e delle vct;chie or– ga:1izzazioni; prendono l'iniziativa nelle loro munì; e son essi d1c 1·osì th:1Jbono trovare i tempi e i modi per .agire, prendere le decisioni, fare tulto il lavoro dj propaganda, di estensione - in somurn. dirigere essi st..:ssi la loro azione. Questi scioperi irregolari sono esplosioni spontanee, l'c,::prcssionc pratica gcnuin:1 della lolla di classe contro il capitalismo. sep– purn :rncora privi di scopi piÌI vasti; essi dan corpo ad un carattere nuovo che è gii'1 nelle masse ribelli: autodecisione. ir1vccc della decisione elci C'1pi, fiducia irt sè invece di ubbi<lic11zct, spirito combattivo invece dell.'ncccttu• ziG11c rii ordini dall'cdto, soliclttrietit t'd unitit i11/rn11gibili co11 i ,·ompagrii irivcce dd do·vcrr impostq ,foil' opp<trtcricn:.1.1 del Sin<focnto. E il grup1>0 agente nello scio11cro è naluralmcnlc lo slc.sso gruppo che agiste nel <iuo- ·123
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy