Volontà - anno III - n.8 - 15 febbraio 1949
operaia è immuuiz,mlo dall11 degene– razione parlamentare, propria del partito politico a causa d,c il par– lito è un concentralo di piccolu bor– J!hcsia, almeno negli clementi dirj– ~cnti. Labriola (Arturo) è suppcrgiù :oullo stesso terreno; con in pili una .,·erta tendenza insurrczionista d1c manca in Leone. ('Parlo del Labriol.1 del 1904-1908; fino arwhc alla gucr– r" tripolina, dove Labriola .finisce 1mtriotta africanista). Dinalc (ahl'o profossore 01•craisth:"imo ... ) si di– ◄·hiar.1 più loriturw ... antiparlumen- 1 are. e fo I" occ:hiolino agi i anarchie i. 01 i\,e11 i (prof. opera isla) su Pllgi11r },ibere rh·ista di Lugano,, t.·on Orano (Puolo Orano profossore), L.rnzillo, Panunzio C(-c., 1•er l'odio verso la democrazia degenerata si confonde ,-oll'aristocraticismo ('hc già ha il suo profc1t1 cosidcllo nil'lzchiano, in D"Annuuzio. Dc Ambris si ripara al rnpcrto di l~elloutier, fa il sindac,1• lista all11 francese. Era ::11nit'.o di Jau. mes Guilluumc e prctcnde,,a rcsusci– larc il bacuninismo in un movimento OIJCraio di imitazione francese. Ma p:li manc1wa l'unarchismo e ad ogni lìera clettornle ili S(:nliva il r,rurito del politicant(:. Queste le 1•riucipnli eoHcnti. S'oi fummo sempre t· costantemen– h' contro i sindacalisti delle d1iac• ,·herc filosofiche e marxiste, Noi cru– ,amo anarchici, e qu:mclo sul terre• no delle grandi lotte operaie, ci :1c• ,·orgemmo che era possibile semina, rc iu largo e scuo1erc le masse in i;Cuso di simpalic per il nostro ide:i· le, ci buttammo negli scioperi, ci mc– _;:t•olammoal movimento operaio del– la Camera del La,'oro; mu sempre restando nnnrchici di nome e di fol– lo: infolli :l\'cvamo i nostri giornali, le nostre ri,•iste e gruppi co·. di co– lore, di csplicn:eionc e di sclezion(• esclusivamente anarchie.a. Fino al J912 il movimento sindacale estra– neo alla Confederazione fu infiuen• zalo da unarchici e da elementi sin– . daculisli socialisti, questi ultimi tra– scinati dui nari Dc Ambris e dallu loro corrente. Mai nessuna connessio– ne tra noi anarchici che la,,onwamo nel movimento opern io cd i sindaca· listi nrnrxisli, nelle i·osc estranee c nei gruppi cstnrnei al mo,·imento o– peraio. Questo è un punto esscnziule pc/ la storia delle cose. Erano con noi u spronarci: Gori, Fabbri, Ccccar('lli, Binazzi, Leda Rafanclli, Bertoni in Jsvizzel'a, quest'ultimo lìno almeno ;11 ·1907, ect·. Durante fJUCsto tempo (1906-1912) d furono Camere del Lavoro auto• nome dalla Confoclcrazionc; ,·i Ìu· rono Camere del Lavoro confedcr,t• 1c che lasciavano libere le varie l('• ghe (sin~lat.'ati) di aderire o non :i· derire alla Confederazione. Jn ge– nerale lo spirilo di azione diretta e di ostracisruo ai politicanti clcttora– listi prc,·alcva nelle Camere del L:1• voro, globalmente, ,·erticalmcnle a!-• FòQCianli tutte i(, C<ltcgorie di mestie– r,, sul luogo; nelle Federazioni di mestiere associanti longituclinalmen• le gli opcrni di tutte lt' località cli un .'iolo mcsticr<'. lll'e,·alcv:1 il riformi– smo. Le <:atcgorie piì1 permeate da noi erano: cdiii, barbieri, culz_olai, mi– natori (Carrarn, Elba, Toscana). l ferrovieri, per nou rompere la loro unità nel cozio tra clementi nostri t' socialisti rim.1sero fuori della U. S. (alla quale non aderirono mai, scii– bene le dimostrassero più simpalia). 401
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