Volontà - anno III - n.6-7 - 15 gennaio 1949

geua 11elfo soggczio11e morale. ,.; distrae cfol combattere dircttaml'nle pPr fo COtl<Jttislaelci ,:ostri diritti. e udclitcmclovi u,rn via fucile e fiorita. vi /e, rifuigire dalla via c,spra di. lotte e di pericoli che sofo può condurvi al benessere ecl alfo libertà. Contro <111esto ing,mno. per qmmto esso J>OSSll essere commes.~o in buonr, fede. noi vcnimno " meltcrvi. in guarditt. I socialisti pllrlamc11U1ri 11011 vi dico110 che una mcuì del vero. Il .go– t1<'rno rion solo difende la propricuì pcrchè è co,n.post.o di />roprieturii, ma :·1nelie perchè è il governo. Qmmdo mett.cte degli 11omir1i r1cl1"co11diziorie di poter imporre agli altri fo Imo propriu L'Olorità, essi clivent(IIIO per il /ut10 stesso """ closse privilcgic,u,, e debbono ll(ltllrulmc11tt> difendere il privilegio. Il la,·oratorc che diL'E'IIUI g'overncmtc cessu cli «p/Htrtcnerc uffa rlas.fic L'OSlrll e di avere gli stessi 11ostri interessi. nello stc~so mollo eh<' r('SM1 di "/J/Xtrl.fmcrvi colui rl,e di1."e11tu padrone. Vou vi create volo11tariamc11ie 111101,i p<1dro11i; già trOp/>i rie subite per /or:.a. Non prcp(lralc coi 11ostri voti fo rfossc che si sostituirebbe douwr1i ui go,·erncmt.i <lcll'oggi e che ,,; opprimerebbe do,mmi com" siete oppr.cssi ost{i u. Ed il mauifcslo 1·01u.:ludc inl'itnndo a non , 1 otarc, a 11011 votare per i borghesi, a non l'Otare per i soci,ilisti, ad unirsi inl'cce, ud organizzt1rsi, ad t1gitarsi per strappare il masi;;i1110 di bcne.st !cre e Jihcrtì1 al governo, ne– mi<·o del popolo. Le elezioni costituirono un relath-o successo per i sociulisti. Ma non pl'r questo Malatesta esaminando i risuhati clettor:ili (Cfr. «Il risultato delle dc:.io11i,,. in «Agita::.ione» del 28 marzo 1897) si preOCcupa cli rimuo\'ere le sue riscn•c: in primo luogo egli si compiace per il fotto che il numero dei ,oti guadagnati dai socialisti indichi un orientamento 11nti-conscr"atore t' progressista delle masse oper_aie, ma in secondo luogo, considerando l'e– sitc, uullo ciel successo elettorale ni fini di un mutamento politico, si ram– marica che ogni qu:ilvoha si 1•rofila :11l"orizzonte una for;,;1 di libcrazionr :,f,l•ialc essa immcdiatamenle resti contagiata dal ptirlamcntarismo, anzi 11011 1rovi altro modo di esprimersi nd ercczione di <1ucllo 11cgn1ivo cd ino– perante della statistica clc1tor11le. ~ertanto il dovere degli ,marrhici (Cfr. ,,, Obbligo d'onore: ai com• pugni :i. in « Agiw:.io11e » del 4 Aprile 1897), dopo :1vcr condollo n fondo la loro campagna anti-clettomlc, è, ad elezioni fìnile. un ahro: « Quello di mostrare - coi /atri. coi risulrat·i - che fo wttica 11os1rtt è mirliore di <111elfo dei pc,rfome11tttristi. clic noi. 11oglia'IIO cssrre e siamo. 11011 u,w semplice forza 11eg(lti1J (I.ma una /or;;.a attiv,, opcrosn e/ficar(! nelle, lotta per fe11w11cipazior1e del profetnrinto ». E qui Malatesta indica qucl'è il dovere di ogni militnnte, !'obbligo di onore del movimento: quello di impegnarsi, oltri:che ncll:1 c·rilica verbale -e uclla propaganda teol'ica, nel lavoro rivoluzionario per so1tr11rre le masse! operaie all'influenza dei preti e dei padroni, per portare il verbo nuove 369

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