Volontà - anno III - n.6-7 - 15 gennaio 1949
paese come la Svezia ò perfino pensabile vicino alla realizzazione di ta!e idea. Ma da parte mia non stimo sia molto alto il valore di sopravvivenza d'una file ,società - credo che essa morirebbe probabilmente d'una specie di « accidia comune». Quanto alla mistica del nazionalismo, che è prob.1- bilmente la forza vitale più cocsi,•a in un pa'e6e come la Francia, e che talvolta pnre sia l'unico surrogato adatto alla religione, essa tende a eretarc condizioni che OC'<;it;rno gli impulsi aggressivi dell'umanità e che conducono perciò all'esaurimento progressivo della nostra civiltà nella guerra. Non .ho finora menzionato il se<:ondo dei tre schemi di nuova socielà che ho indicati in principio: il socialismo democratico. La democrazia è stata talmente dileggiata negli ultimi tempi che è bene stabilire un fatto singolare: la democrazia 11011 è stata mai speriu'1en– tat.a finora. Non v'è certo democrazia uell'oligarchismo finanziai:-io che ha dominato da sempre in Europa ed in America dopo la decadenza dell':.tri– stocrazia terriera. Nè è possibile nulla che di fatto corrisponda ad una de• mocrazia, a meno che si realizzi un ipotetico governo liberamente eletto, il quale controlli la produzione e la distribuzione della riechezzil economica d'un paese e stabilisca un \'Ìrluale egualitarismo. Ed in nessuna parte di mo.i• do esiste (1ualcosa che sia almeno prossimo a qucSlil condizione di cose: nem– meno iQ Russia do,•e pure per un anno o due era sembrato possibile. Quando ciò at.lìne si realizza da qualche parte - cioè quando si abbia una società senza classi la quale sfruui le risorse della terra a beneficio generale della comunità degli indi\'iclui - allora la concezione elica della società muterà così radicalmente che nu11a di quanto noi 1>ossiamo ora immaginare potrà corrispondere ai suoi bisogni - seppure -si possa suggerire che l'etica ni- 1::tiana gi:'.1 presuppone molti dei caratteri generali d'una tale società. La mia obiezione ad una tale società è che ancl1'essa, come viene gc• ucralmcntc concepito dai socialisti, invoh•c quello stesso istituzionalismo che giì1 ho tro,•ato fatale per l'acceuazione dell'idea d'una società cristiana. n fatto tragico della democrazia russa è presente per ammonirci. Quella de– mocrazia è stata mutilata durante il processo stesso della sua nascita, ('d un pugno di ostetrici sadis!i hauno tenuta da allor;1 in poi la loro presa ·sul debole essere. Non è nemmeno dello che 'ttna vera democrazia debba sempre nascere così violentemente. E p:ir probabile che se mai essa emergerà, ciò accadrà dapvrirna entro la Commonweahh brittannica. In essa noi 'jbbiamo e,•olui10 lentamente verso le potenzialità democratiche, ed abbiamo inoltre proba– bilmente una certa predisposizione psicologica per i suoi requisiti idea– li - 'Sia pure espressa per ora )n termini volg:iri come il « fair play», il « team spirit », ccc. •Ma noi dovremo prevrdere i pericoli inerenti in una burocrazia eeutralizzata, e tutto il nostro futuro dipcnderì, cla'lla nostra ca· paci1.:l di evitarli. Ed io •·redo <·he essi possono essere evitati ponendosi
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy