Volontà - anno III - n.6-7 - 15 gennaio 1949

2) Contro la guerrll. La guerra cd il mili1arismo sono i principali fotti politici del nostro 1cmpo. Noi possiamo difficilmente sperare i.n grandi ,uccessi contro di essi, ed è ben lieve I.i possibilità che la guem.t sia impedi1a. Tuttavia, i·omunque minimo sia il probabile risultato, esso giustifica la resistenza. Non è la « pro1>ag:rnda generale <:oniro la guerra II che impo,.la, m:i fo cl;. r"tta oppo$i:.ione itidivid11ole alla gucrro. Imparando ad agire come indi– , idui, a prendere ciascuno per sè posizione contro lo S1:1to e fuori dello Stato, la gente impara con quali metodi efficaci si possa combat1crlo - e nelle sle880 tempo impara t.·hc cos,1 è l"anarchismo. ln rapporto con l:t guerra sono m.olto discusse nel mo, intento a11:1r– chico le <1uestioui del pacifismo, della guerra rivohu;ionaria, della resi– titenz:1 rivoluzionaria, Cl'l'. Sulla t1ues1ione del p:1cifismo no11 siamo riu– Sl'iti .i giu11gerc ad un acc·ordo. Abbiamo cercato di trovare se e quando la ,•iolcnza sia pratica o meno in condizioni concrete. Siamo tutti op1>osti ad ogni guerra, a ogni violcnz.1 militarizzala: ed è una posizione che è tenuta da molli auarchit·i. Alcuni tra noi si considerano pacifisti, non nel senso dcli:, non-resistenza g:111dhis1a, ma pcrchè pensano f'he gli scioperi. i sabotaggi, il rifiulo di cooperazione cd ahl'c ta1tid1c non violcnlc danno migliori risultali. La ma:,:-gioranza del ~ruppo ri1icm~ ime.te d1c la ,io• lenza è t:1hoh.1 inc,itabilc t: net·es.!'ari:i. 3) Ant.i ra;~ismo. Tra i molti altri campi di .1iio111'dil'ctla che potrebbero ,u·cc1111ar,,i. l'azione anli•razzista è forse la pili importante. È o,, io come i pregiudizi e la pratit:a rr,zzisti intcrforiH·:ino con l:t solidaricli1 uma11.1. Ma 11011 sem– pre ci si :u·corgc di tiuanto tali pregiudizi siano profo11da111e111e r:,di.t·ati. nè del fotto che noi abbiamo molle opportuni1ì1 J>Cr .igirc dircll:.nucnlc contro di essi. (Nè si vede. dal 11ostro p1111to di visto 1'11ropco, r1111I11tc ,·oll(/j. , ziorii sociali sia110 tra 1wi pro/ondmnc111p a/fi11i al rn:zismo 1m1crica,w: il • se,ioriro » spagnolo. il • ct1/011c » iwli,mo. la « nobiltà >1 ingl1'se. i11 ogni ,w:ionc si ritroL·ano 1< intcr/cren:e co11 ltt soliclurict,i 11111t111ll », a11clic ,, ,wr~ l'Olcr co11tllrr l'oririscmitismo ed i r('sidui dello prop,H!,llrl<lurt1:zistu cl<'l rrn– .:;ismo • N.d.R.). Il movimento anarchico. L'importanza di un mo\'imento anarchico è .!tpe=o male romprc~:1. Tra i gio"ani anarcl1ici americani, inclinali in scn('o indi"idualillcla, è t·o· mune la diffidenza cd il rifiuto verso i e( mo,,imcnli ». ]n rc::dti1, l'idea :ir, narchicn di « moviiucnlo )) è c1ualcosa cli molto diverso dai concctli mar• xisti. Un mo,•imenlo - cioè una ::,ssociazione o federazione di gru1>1>idi 314

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